[16/02/2010] News

Soppressa la Protezione civile spa, ma aspettiamo a cantare vittoria...

GROSSETO. La protezione civile Spa non s'ha da fare. Almeno per il momento. E' stato infatti prima stralciato e poi soppresso (con un emendamento annunciato questa mattina) l'articolo relativo alla sua costituzione dalla legge di conversione del  decreto-legge del 30 dicembre 2009, n. 195, in merito alle disposizioni della cessazione dello stato di emergenza rifiuti in Campania e per l'avvio della fase post emergenza in  Abruzzo, dove era stato inserito il disegno di riordino della protezione civile. 

Lo ha detto lo stesso capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso (Nella foto), durante la sua audizione alla commissione ambiente della Camera in merito alle vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto. Una richiesta che si era levata a gran voce da partire dei partiti di maggioranza già critici nei confronti della creazione di una spa che avrebbe svolto le proprie attività a fianco del dipartimento svuotandolo nei fatti di gran parte del suo attuale ruolo.

La decisione di sopprimere l'articolo è stata confermata da Agostino Ghiglia, relatore del Pdl in commissione Ambiente, del decreto legge sulle emergenze ha annunciato la presentazione di una serie di emendamenti soppressivi tra cui quello relativo alla  "Protezione Civile Spa", società che secondo il governo avrebbe dovuto rendere più efficienti le attività della struttura, privatizzandone una parte. Dell'articolo 16 rimarrà in piedi soltanto il comma relativo alla gestione della flotta aerea anti-incendio.

Mentre degli altri articoli che riguardano l'attuale dipartimento di protezione civile sarà eliminata la prevista impunità ( il  cosiddetto "scudo penale") per i commissari impegnati nella gestione dell'emergenza rifiuti in Campania che era una delle parti più contestate dall'opposizione, ma resterà ha detto  Ghiglia «uno scudo amministrativo e civile».

Sarà eliminata anche la vigilanza della protezione civile sulla Croce Rossa, mentre resta confermata la sua competenza sulle carceri e vengono salvate anche le 120 assunzioni che avrebbero dovuto essere legate alla nascita della Spa, e che rimangono come regolarizzazione del personale già operativo. Il provvedimento, con queste modifiche dovrà ora essere esaminato da altre commissioni competenti e dovrebbe andare domani al voto dell'aula di Montecitorio.

Ma non sembra che sia sufficiente a tranquillizzare gli animi il fatto di aver soppresso l'articolo relativo alla creazione della protezione civile Spa, almeno da quanto sostiene Ermete Realacci, deputato Pd in Commissione ambiente alla Camera, dove è in corso l'esame del decreto sulle emergenze.

«Nel provvedimento ci sono passaggi molto delicati. Oltre a quello sulla Protezione civile S.p.a ci sono molti altri punti in cui vengono stravolte le regole ordinarie, dal piano straordinario per le carceri,  alla realizzazione di grandi impianti energetici.- sostiene Realacci- E' una linea chiara del governo Berlusconi: quella di sottrarre alla trasparenza abnormi quantità di appalti che muovono miliardi di euro. E' un modo di operare su cui l'Unione europea nel passato aveva già eccepito nei confronti dell'Italia, ribadendo che l'aggiramento delle procedure normali era possibile solo, "nell'ipotesi di assoluta eccezionalità dell'emergenza, da valutarsi in relazione al grave rischio di compromissione dell'integrità della vita umana". Non mi sembra che l'organizzazione dei mondiali di nuoto possa rientrare in questa evenienza. E' una maniera di intendere la cosa pubblica che apre lo spazio a spazi di opacità intollerabili". E' una maniera di intendere la cosa pubblica che apre lo spazio a spazi di opacità intollerabili».

Pertanto dice il deputato Pd «la nostra opposizione su questo sarà durissima» perché «il nostro obiettivo è quello di difendere la protezione civile del nostro paese e il milione e trecentomila volontari che in esso operano, dalle degenerazioni che sono diventate una regola e non c'entrano niente con un sistema in cui l'Italia eccelle e che è essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini».

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