[16/02/2010] News

Riparte il Treno Verde di Legambiente

FIRENZE.  Riparte per il ventesimo anno il treno Verde di Legambiente, il convoglio ambientalista che va a monitorare qualità dell'aria e rumore delle nostre città. Anche se sono passati 4 lustri e le normative a tutela della salute sono più avanzate, il tema rimane di estrema attualità e fa bene Legambiente a mantenere alta l'attenzione. Siamo a metà febbraio ed è già allarme smog in molte città italiane: Brescia e Monza sono già fuorilegge per aver superato il limite consentito dei 35 giorni di superamento dei livelli di Pm10, considerati dalla normativa il limite annuale consentito per salvaguardare la salute dei cittadini. A seguire Milano (35 giorni precisi), Padova (33) e Torino con 32 giorni.  «I dati presentati oggi, con molte città già vicine al superamento del limite di legge per il Pm10 dovrebbe far riflettere in modo approfondito sul tema della mobilità urbana, principale causa dell'inquinamento atmosferico e acustico, dello stress, della scarsa qualità della vita - ha sottolineato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - Non è una novità che tutti gli investimenti, locali e nazionali abbiano fino ad ora privilegiato il trasporto su gomma a danno delle forme di mobilità alternative. Nello specifico, dal 2002 al 2009 i finanziamenti statali della Legge obiettivo hanno riguardato per il 67% circa strade e autostrade, mentre meno del 21% è stato destinato alla rete metropolitana che, con una copertura di soli 161,9 km, risulta essere la più corta d'Europa. Stesso discorso vale per le ferrovie suburbane- continua Cogliati- che contano in totale 591,7 km di estensione: pochissimi rispetto ai 2033 km della Germania, per esempio. Scegliere come priorità d'investimento il trasporto cittadino vuol dire risolvere, quindi, non solo il problema dell'inquinamento atmosferico nei centri urbani, ma anche migliorare la qualità della vita di quei 14 milioni di pendolari che si spostano ogni giorno verso le città italiane». Quindi costi sociali alti e qualità della vita in continuo peggioramento nelle nostre città: se nel 1994 per spostamenti sistematici si impiegavano 45 minuti ora sugli stessi percorsi si impiegano mediamente 62 minuti (fonte rapporto Cittalia 2009). Il principale indagato per questa situazione rimane il trasporto privato con un parco macchine circolante che non ha eguali in Europa. L'alternativa è nota: è necessario mettere in pratica una cura del ferro competitiva per il trasporto urbano e locale. «Sul fronte del trasporto regionale, il Gruppo Fs, grazie anche ai contratti di servizio firmati con quasi tutte le Regioni- ha affermato Mauro Moretti, amministratore delegato Ferrovie dello Stato - lo scorso settembre ha avviato un investimento di 2 miliardi di euro che è uno dei presupposti per il rilancio del servizio locale e per un'ulteriore crescita dei passeggeri. Si tratta di un impegno congiunto del Gruppo Fs, del Governo e delle Regioni». Vedremo se i dati citati dal presidente di Legambiente nei prossimi anni faranno registrare un'inversione di tendenza.

Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato, come al solito è campagna di monitoraggio ma anche di formazione/informazione e sensibilizzazione: a bordo del treno si potranno visitare mostre e si parlerà a piccoli e grandi di mobilità sostenibile, energia rinnovabile, risparmio energetico, cambiamenti climatici, scelte d'acquisto responsabili e di corretta gestione dei rifiuti.  Dopo Roma, nell'edizione 2010, il treno Verde farà tappa a Messina, Crotone e Potenza, risalendo poi la penisola attraverso Latina, Ancona, Ravenna, Vicenza, Milano e Genova. Ad ogni sosta saranno analizzati qualità dell'aria e i livelli di rumore attraverso le rilevazioni condotte dal Laboratorio mobile dell'Istituto sperimentale di Rfi (Rete ferroviaria italiana), mentre per il secondo anno l'equipaggio di Legambiente, con l'ausilio di attrezzature scientifiche fornite da Con.tec, effettuerà monitoraggi ulteriori sulla concentrazione delle polveri sottili anche in altre zone. Oltre al PM10, per ogni città visitata, saranno effettuate anche rilevazioni sulle concentrazioni in atmosfera di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono.

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