[18/02/2010] News toscana

Finalmente si parte! Dalla Toscana del sud una spinta all'aggregazione dei servizi pubblici

LIVORNO. Sono già passati due anni dalla legge regionale toscana, la 61/07, che riordina il settore della gestione dei rifiuti riducendo a tre gli ambiti territoriali ottimali, ma ancora stenta a trovare attuazione la scelta del gestore unico che gli stessi ambiti devono fare.

«Un processo di razionalizzazione complesso- lo ha definito l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini, in una intervista a Centro Nord del sole 24 ore- che per le sue caratteristiche di novità ha subito dei ritardi» su cui «ha influito anche un quadro normativo nazionale sui servizi pubblici locali in continua evoluzione ma la finanziaria 2010 sembra aver posto la parola fine perché alcuni affidamenti che non rispondono ai requisiti europei scadranno al 31 dicembre e anche per la regione quella data diviene la scadenza entro la quale gli ato dovranno adempiere agli obblighi assegnati dalla legge regionale».

Un processo di razionalizzazione cui cercano di adeguarsi anche le aziende che operano nei territori definiti dagli ambiti anche se con velocità diverse.

Nell'Ato sud il processo è avviato da tempo e proprio domani verrà presentato a Firenze Progetto6,

il progetto di aggregazione delle aziende di gestione e dei partner industriali che già operano nelle tre province di Arezzo, Siena e Grosseto.

Finalmente si parte! È il titolo senza dubbio esplicito del convegno cui parteciperanno Edo Ronchi, ex ministro dell'ambiente e presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Daniele Fortini, presidente di Federambiente, Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Confservizi Toscana e che sarà chiuso dall'intervento dell'assessore all'Ambiente della regione Toscana Anna Rita Bramerini. Il compito di spiegate Progetto6 sarà del coordinatore e presidente di Crcm, Mauro Moretti a cui abbiamo chiesto alcune anticipazioni.

Intanto perché Progetto6?

«Perché nasce da una prima aggregazione delle aziende di gestione sei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani nelle province di Arezzo, Siena, Grosseto, ovvero  Aisa, Casentino Servizi, Csa, Csai, Sienambiente, Coseca. Ma ormai fanno parte a pieno titolo di Progetto6 anche partner industriali che operano come leaders nazionali e regionali nella valorizzazione delle raccolte differenziate e mi riferisco a Revet, Ecolat Cooplat, CRCM  e  STA Spa, che è già partner industriale in numerose aziende toscane di gestione dei rifiuti. Ma 6 sta anche per  servizi ecologici integrati, che è l'obiettivo cui Progetto6  tende».

E quali sono i requisiti che questa aggregazione porta al territorio?

«Per le caratteristiche intrinseche alla storia e alla esperienza delle aziende che lo compongono, Progetto6 è l'unico soggetto che può garantire che vengano rispettati tutti insieme e da subito i cinque requisiti che riteniamo importanti per dare garanzia di fornire al ambito territoriale una gestione integrata dei rifiuti efficiente, efficace, economica, sostenibile e partecipata. Con il vantaggio di poter offrire oltre ad un servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, che sono il tema dell'affidamento al gestore unico da parte dell'Ato, anche una gestione dei rifiuti speciali».

Un tema di estrema rilevanza, quello degli speciali, come ci segnalano anche i recenti fatti di cronaca

«Senza dubbio e noi abbiamo avviato già da tempo un progetto, il Pr.a.ter, frutto dell'interesse  delle aziende pubbliche di igiene urbana e dei loro partners industriali, volto a sostenere il tessuto economico del territorio, con una politica dei rifiuti speciali ispirata ad una corretta gestione ambientale che preveda prioritariamente il recupero e riutilizzo degli stessi. Un progetto la cui validità è avvalorata dalla cronaca di questi giorni , che ci mostrano una gestione quantomeno  disinvolta di questa tipologia di rifiuti».

Quando si parla di gare e di affidamento a gestori unici c'è sempre il timore da parte dei cittadini di perdere il contatto diretto con chi svolge il servizio, su questo aspetto come sta lavorando Progetto6? 

«Costruire una efficace interfaccia fra servizio e cittadini non è cosa semplice e non può nemmeno essere improvvisata. Il nostro obiettivo e anche la nostra forza è quello di poter dare risposte pertinenti alle esigenze del territorio e di poterlo fare da subito, grazie alle esperienze e alla lunga storia alle spalle di ognuna delle aziende che  partecipano a Progetto6».

Il prossimo obiettivo è quindi la gara nell'ambito sud?

«Prossimo obiettivo non è solo partecipare alla gara ma diventare il gestore unico dell'Ato sud».

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