[19/02/2010] News

Miniidro: piccoli produttori penalizzati da una sentenza del consiglio di stato

FIRENZE. Non è un gran momento per le fonti di energia rinnovabile. Dopo le notizie sul fotovoltaico (vedi greenreport del 15 e 16 febbraio) ora ad essere penalizzato è il settore idroelettrico ed in particolare i piccoli produttori. Il Consiglio di Stato ha emanato il dispositivo di sentenza n. 85/2010 con cui rigetta gli appelli proposti dall'Aeeg (Autorità per l'energia elettrica e il gas) e da Aper (Associazione produttori energia da fonti rinnovabili) e annulla definitivamente la delibera Aeeg Arg/elt 109/08, che conteneva la revisione dei prezzi minimi garantiti.

Ora il rischio è che i piccoli produttori idroelettrici (potenza fino a 1Mw) vedano chiudere il 2010 in "rosso" dato che nei prossimi mesi dovranno restituire al Gse (Gestore servizi energetici) parte dei ricavi per la cessione dell'energia fatturati tra il 1 gennaio 2008 e il 30 giugno 2010.

«Aper - ha sottolineato Roberto Longo, presidente dell'associazione - ritiene questa decisione fortemente penalizzante per gli impianti di piccolissima taglia, che rischiano di chiudere il 2010 con bilanci in negativo. Ma soprattutto è pericoloso il messaggio che questa vicenda rischia di trasmettere al pubblico: ossia che le rinnovabili costano troppo, mentre gli operatori sanno bene che gli oneri che incidono sulla componente A3 (incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate ndr) sono ben altri».

Secondo i calcoli di Aeeg il provvedimento rigettato avrebbe avuto un impatto assolutamente trascurabile sulla bolletta, pari a circa 0,00006 €/kWh a consumatore. «E giunto il momento di fare chiarezza sul chi faccia la politica energetica nel nostro Paese- ha ripreso Longo- se il Governo, attraverso i suoi organi istituzionali, compresa l'Aeeg o il Tar che, non solo in campo tariffario ma ancor più in campo autorizzativo, sta diventando il principale attore dello sviluppo energetico in Italia». L'associazione ha comunicato che appena saranno pubblicate le motivazioni della sentenza, valuterà le ulteriori azioni da portare avanti a tutela del settore idroelettrico e in «generale della generazione distribuita, che rimane un comparto strategico per il raggiungimento degli obiettivi vincolanti di politica energetica fissati per il 2020 dalla nuova direttiva europea 2009/28/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili» hanno concluso da Aper.

 

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