[25/02/2010] News toscana

Elba: la “solita” storia dell’albergo e dei mini-appartamenti scoppiata con la bolla edilizia

MARCIANA MARINA (Livorno). A Marciana Marina, il più piccolo comune per estensione territoriale dell'isola d'Elba e della Toscana, c'è una piccola ma battagliera minoranza composta da tre indipendenti di "centro-sinistra" che da del filo da torcere all'amministrazione di centro-destra, soprattutto per quanto riguarda l'urbanistica. Questa volta nel mirino della Lista Civica per Marciana Marina c'è un cantiere, avviato con grande dispiegamenti di mezzi da un folto gruppo di operai rumeni, e poi misteriosamente abbandonato.   

«A Marciana Marina c'era una volta un bell'albergo chiamato "Saint Claire" - spiegano i consiglieri di opposizione - oggi al suo posto c'è un edificio dismesso, trasformato in un cantiere a cielo aperto, che fa brutta mostra di sé a pochi passi dal centro del paese. Fa il paio con l'altro cantiere del parcheggio di San Pietro: una sorta di monumenti gemelli all'inefficienza e all'incompetenza  della amministrazione comunale di Marciana Marina». 

Il capogruppo della Lista Civica, l'ex sindaco marinese Alberto De Fusco, racconta una complicata (ma anche banale nella sua "normalità") storia di edilizia "a richiesta": «Inizia diversi anni fa con la Giunta del sindaco Giovanni Martini: i proprietari dell'albergo Saint Claire vogliono trasformare l'hotel in miniappartamenti e chiedono al Sindaco una variante di Piano Regolatore. La Giunta di centro-destra accetta e il Consiglio Comunale approva una variante urbanistica che consente di cambiare la destinazione dell'area da turistico-ricettiva a residenziale, con il vincolo di un piano di recupero. Gli stessi architetti che hanno redatto la variante per il Comune provvedono poi a presentare il Piano di recupero per i privati. Il Consiglio approva nell'ultima seduta utile del precedente mandato amministrativo e lascia la pratica in eredità alla giunta di destra del nuovo Sindaco Andrea Ciumei. Mancava infatti l'approvazione definitiva».

A Marciana Mariona le forze politiche, dall'Udc al Pd a Sel sostengono l'opposizione che il gruppo consiliare della Lista Civica svolge in Consiglio Comunale con argomenti forti: «Si impoverisce l'offerta turistica, si perdono posti di lavoro, si favorisce la speculazione edilizia, si creano precedenti pericolosi», però, dice De Fusco, «La Giunta Ciumei è stata sorda a questi argomenti ed ha proceduto per la strada dell'approvazione di un Piano di recupero, ma, incalzata dalle critiche, ha introdotto una serie di vincoli e di prescrizioni di tale entità che alla fine ha approvato un Piano di recupero privo di logica imprenditoriale. La Lista Civica sosteneva con forza, in Consiglio Comunale e sulla stampa,  i pericoli di una operazione immobiliare che nella forma approvata non stava in piedi. A distanza di due anni da quelle polemiche i fatti ci danno ancora tristemente ragione: il cantiere del "Saint Claire" è stato abbandonato, la ditta costruttrice si è ritirata ed attualmente risulterebbero venduti zero appartamenti».

Secondo la Lista Civica «E' chiaro che si sono scelti il momento ed i modi sbagliati per mettere in piedi un'operazione urbanistico-immobiliare che non sta più su un mercato edilizio in forte crisi anche all'Elba, ormai satura di seconde e terze case, nini-appartamenti, residence e residenze alberghiere... il "Saint Claire" ed altri investimenti dello stesso genere dimostrano che la bolla è scoppiata o sta sgonfiandosi anche all'Elba» e «Di fronte a questo ennesimo monumento alla inefficienza e alla si dichiara contraria a qualsiasi piano di salvataggio che profumi di speculazione. Dopo aver distrutto un albergo e mandato a casa i dipendenti i proprietari del "Saint Claire" hanno un'unica strada percorribile: ripristinare struttura e destinazione alberghiera e riprende l'attività in proprio o con vendita a terzi ed i nostri amministratori sono chiamati dal buonsenso a precludere qualsiasi altra soluzione». Poi, rivolti alla maggioranza di centro-destra i consiglieri dell'Opposizione concludono ironicamente: «Ci eravamo ripromessi di non usare più la frase antipatica  del "ve lo avevamo detto" ma i nostri amministratori ci stimolano sempre. Ebbene si: ve lo avevamo detto!».

 

Torna all'archivio