[01/03/2010] News

La dichiarazione di Nusa Dua dei ministri dell'ambiente: nuovo impegno per clima, biodiversità e green economy

LIVORNO. L'undicesima Special session del governing council and global ministerial environment forum del Programma Onu per l'ambiente (Gcss-11/Gmef - Unep) a Nusa Dua, nell'isola indonesiana di Bali, è servita almeno a far dire ai ministri dell'ambiente di mezzo mondo che intensificheranno la loro cooperazione per quanto riguarda la lotta al cambiamento climatico e per la protezione dell'ambiente. La Dichiarazione di Nusa Dua, sottolinea l'importanza fondamentale della biodiversità, l'urgente necessità di combattere i cambiamenti climatici e ad adoperarsi per un esito positivo per la conferenza Onu sul clima in Messico alla fine di quest'anno e vantaggi derivanti dal progredire verso una "green economy" .

E' molto soddisfatto il direttore esecutivo dell'Unep, Achim Steiner: «Ad appena poco più di un mese dopo la Conferenza di Copenhagen, i ministri dell'ambiente hanno parlato con una sola voce, chiara ed inequivocabile». Steiner ha concluso il Forum internazionale ricordando che «Di fronte al continuo degrado dell'ambiente, alle minacce degli inquinanti e dei rifiuti chimici, alle sfide del cambiamento climatico, l'immobilismo non è un'opzione. Questo cambiamento inizia con il riconoscimento che il modo in cui stanno gestendo la dimensione ambientale dello sviluppo sostenibile è attualmente troppo complesso e frammentato. Un cambiamento è necessario e qui i ministri hanno sottolineato la loro determinazione a realizzarlo attraverso un processo politico. ministri hanno inoltre riconosciuto che l'azione verso l'economia "'verde", in grado di soddisfare molteplici sfide e cogliere maggiori opportunità, sta prendendo il via nelle economie di tutto il mondo. Il mondo conterà 9 miliardi di individui entro il 2050, il che rende la transizione verso delle economie sostenibili necessaria ed urgente».

Quella di Nusa Dua è la prima dichiarazione a così alto livello di ministri dell'ambiente di 130 Paesi dopo quella del 2000 a Malmöe, in Svezia, e sarà inviata all'Assemblea generale dell'Onu che si terrà entro la fine dell'anno.

I mille delegati del forum dell'Unep si sonio confrontati anche con il presidente dell'Ipcc Rajendra Pachauri, i ministri dell'ambiente hanno confermato l'importanza centrale delle informazioni scientifiche dell'Ipcc per capire quali risposte dare ai cambiamenti climatici, tuttavia, di fronte alle recenti critiche rivolte all'Ipcc per alcuni errori riscontrati nel suo quarto rapporto, diversi governi ha chiesto una revisione indipendente dei dati dell'Ipcc Tutti i dettagli sulla revisione e sul suo campo di applicazione saranno annunciati questa settimana e il rapporto verrà presentato alla plenaria dell'IPCC che si terrà in Corea del ad ottobre.

Il Forum Unep ha preso anche altre importanti decisioni, come quella dell'approvazione di una richiesta del governo indonesiano che chiedeva il rafforzamento dell'Environmental management group per gli oceani. Da molte delegazioni è venuta la richiesta dell'istituzione della Intergovernmental platform on biodiversity and ecosystem services (Ipbse), una nuova "ipcc" della biodiversità e degli ecosistemi che combatta l'estinzione di piante, animali ed habitat e l'erosione dio foreste, acque dolci suoli. I ministri presenti a Bali si sono accordati per un final meeting nel giugno 2010, a metà percorso dell'International year of biodiversity, per decidere l'istituzione del Ipbse.

A Bali sono state presentate alcuni casi significativi di green economy che saranno più ampiamente illustrati, insieme ad altre buone pratiche, nel Green Economy report che l'Unep pubblicherà entro il 2010.

In Uganda la superficie delle terre destinate ad agricoltura biologica è passato da 185.000 ettari nel 2004 a quasi 300.000 ettari nel 2008, con un 360% di aumento del numero di agricoltori impegnati nel settore: da 45.000 a 207.000 agricoltori certificati. Le esportazioni do i biologico certificato sono passate da 3,7 milioni di dollari nel 2003-2004 a 22,8 milioni dollari nel 2007-2008. Sono diminuite anche le emissioni di CO2 per ettaro fino al 68% rispetto alle coltivazioni ed agli allevamenti non-biologici e i campi bio sequestrano da 3 ad 8 tonnellate di CO2 per ettaro in più.

In Cina più del 10% delle famiglie è ormai dotato di impianti solari per riscaldare l'acqua. Le energie rinnovabili nel suo complesso producono entrate per 17 miliardi di dollari e 1 milione di posti di lavoro, 600.000 dei quali nel settore del solare termico.

In Brasile la città di Curitiba ha ridotto fortemente gli ingorghi del traffico con un piano del trasporto urnano sostenibile, con emissioni pro-capite di 6,7 e 11 volte inferiori a quelle di Rio de Janeiro e Sao Paulo ed un risparmio della spesa per il carburante annua di 930.000 dollari. Il municipio di Curitiba consuma un terzo del carburante in meno rispetto alle altre grandi città del Brasile.

All'inizio della scorsa settimana i rappresentanti dei governi di tutto il mondo si erano già impegnati a intensificare la cooperazione riguardo al controllo dei movimenti transfrontalieri dei rifiuti pericolosi ed alla loro eliminazione (Convenzione di Basile), sul commercio internazionale di alcuni prodotti chimi e pesticidi pericolosi (Convenzione di Rotterdam) e sul divieto di alcuni inquinanti organici persistenti(Convenzione di Stoccolma.

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