[02/03/2010] News toscana

E78 Due Mari: le sollecitazioni di Bramerini e Marras

FIRENZE. Nei giorni scorsi a sollevare preoccupazioni per il completamento della strada  E78 Due Mari, era stata la provincia di Arezzo. Ora l'argomento è stato ripreso dal  presidente della provincia di Grosseto Leonardo Marras e dall'assessore regionale all'ambiente Annarita Bramerini che condividono l'allarme di Cgil, Cisl e Uil rispetto ai tempi di esecuzione dei lavori. 

«Il completamento della Grosseto-Siena- ribadisce  Marras - è considerato da tutti una priorità, ma troppo spesso le istituzioni locali si sono trovate nella condizione di dover intervenire per sollecitare l'Anas. Ogni volta ci viene risposto che le procedure sono in corso e che le varie fasi delle gare d'appalto o di affidamento dei lavori stanno per essere concluse, salvo poi dover prendere atto dei ritardi nell'inizio dei lavori e nella loro conclusione. La gara per l'affidamento dei lavori sui quattro lotti centrali, ad esempio, è in corso da oltre un anno e già più di una volta è stato detto che era prossima all'aggiudicazione. Nei prossimi giorni - ha concluso il presidente - dopo il passaggio con i sindacati, la provincia chiederà un incontro ad Anas per fare il punto della situazione e chiedere un'accelerazione».

Ricordando che nel tratto tra Siena e Grosseto può essere migliorato molto anche il trasporto ferroviario, questa tratta stradale che unisce Tirreno ed Adriatico comunque è sicuramente più utile di altre e dovrebbe rappresentare una priorità anche a livello nazionale «Ritardi ed incertezze nelle procedure - ha aggiunto Bramerini - costituiscono un rischio per la stabilità delle imprese, ed hanno effetti immediati sui livelli occupazionali, soprattutto in una fase di crisi economica conclamata come quella attuale.  Mi auguro che i ritardi non siano la conseguenza delle diverse priorità che il governo sceglie nello sbloccare le risorse finanziarie per determinate opere piuttosto che per altre. A livello nazionale, la stessa Ance ha più volte sottolineato che per le opere pubbliche strategiche il problema di fondo sta proprio nella lentezza con cui si liberano le risorse. Anche quando queste ci sono» ha concluso l'assessore regionale all'ambiente.

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