[03/03/2010] News toscana

Come ottenere il freddo dal sole: un prototipo di impianto a "solar cooling" sui tetti dell'università di Firenze

FIRENZE. Sta per giungere a termine, sul tetto del polo universitario di viale Morgagni a Firenze (quartiere di Rifredi) l'installazione di un sistema sperimentale per l'intercettazione dell'energia solare basato sulla tecnologia afferente al cosiddetto "solar cooling".

Il solar cooling è un tipo particolare di tecnologia solare, che attraverso l'utilizzo di collettori termici fornisce (oltre al calore per i mesi invernali) l'energia necessaria al funzionamento di un "chiller", cioè di una sorta di motore refrigerante. La tecnologia, pur considerata relativamente matura, è finora frenata nella sua diffusione dagli alti costi e dallo scarso numero di sperimentazioni poste in atto.

E l'università di Firenze, dopo aver presentato il progetto nel dicembre 2007, intende con il completamento dell'installazione del prototipo contribuire proprio al necessario percorso di sperimentazione della tecnologia in questione, che ha il merito di non prevedere, nell'ambito della "produzione" (in realtà trasformazione) dell'energia tramite i pannelli, il passaggio comprendente la produzione di elettricità: l'energia del sole, cioè, viene in poche parole trasformata (oltre che in calore) in freddo, e se questo percorso fosse compiuto tramite pannelli fotovoltaici si dovrebbero avere vari passaggi (energia solare-energia elettrica-energia per la refrigerazione) con la conseguenza di una maggiore dissipazione energetica.

Col solar cooling, invece, si produce freddo con soli trasferimenti di energia termica, e questo è il fondamentale carattere di innovatività della tecnologia in questione. Secondo un comunicato di Unifi, «il prototipo, che prevede il monitoraggio remoto, è frutto del progetto "Salve" (Assisted Solar Cooling - università di Firenze), finanziato dal ministero dell'Ambiente e realizzato, con il supporto dell'Ufficio tecnico di ateneo, dal dipartimento di Energetica dell'ateneo e dal Centro di ricerca per le energie alternative e rinnovabili (Crear), struttura interdipartimentale dell'università di Firenze».

Il progetto si inserisce in un più ampio percorso di ricerca che l'ateneo fiorentino sta compiendo per agevolare l'evoluzione delle attuali tecnologie ad energia solare: in questo ambito, «di particolare rilevanza è "Scoop" (Solar Concentration technologies for Photovoltaic systems), progetto innovativo che intende migliorare la produzione di energia elettrica dall'energia solare mediante l'effetto fotovoltaico. A questo scopo si utilizza il fotovoltaico a concentrazione, che - riuscendo a finalizzare ed indirizzare la radiazione solare - è capace di migliorare la capacità produttiva elettrica degli attuali pannelli fotovoltaici».

Il progetto Scoop, finanziato dal ministero dello Sviluppo economico nell'ambito di Industria 2015, è coordinato da Enel e riunisce vari centri di ricerca, università e privati per lo sviluppo del fotovoltaico a concentrazione: secondo quanto affermato da Maurizio De Lucia, ordinario di Sistemi per l'energia e l'ambiente presso la facoltà di Ingegneria di Firenze e responsabile di "Center", una delle quattro linee di attività di Scoop, l'obiettivo del progetto è «far sì che il fotovoltaico possa stare sul mercato senza incentivi pubblici, rendendolo un buon investimento per la collettività e ponendo le premesse per realizzare una filiera industriale tutta italiana in questo campo».

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