[05/03/2010] News toscana

Legambiente a Regione e provincia di Livorno: «Nel Sir delle Prade vogliamo l'oasi, non discariche di terra»

PORTOFERRAIO (Livorno).  A Legambiente Arcipelago Toscano è arrivata una segnalazione su quanto sta succedendo nel territorio della zona umida elbana delle Prade. «Con una certa sorpresa - scrive un cittadino - ho visto diversi cumuli di terra sul bordo a valle della strada per Bagnaia, 100 m. dopo il bar "La Curva" in direzione Bagnaia. Trattandosi di un SIR, mi è venuto il dubbio se siano regolari lo scarico od il deposito temporaneo. Si tratta di terra di scavo che è stata scaricata dal bordo strada su un campo sottostante, fino a colmare il dislivello, successivamente spianata a costituire un terrapieno. Non si tratta quindi di deposito temporaneo. Il fosso tra la strada ed il campo è stato probabilmente colmato. Trattandosi di zona umida tutelata mi sembra che sia una operazione scriteriata, chiunque sia il responsabile».

Legambiente ha immediatamente girato la segnalazione alla Regione Toscana alla Provincia di Livorno e al Comune di Portoferraio che si sarebbe già attivato per le opportune verifiche. Gli ambientalisti però scrivono anche che: «La gestione e difesa della Zona umida delle Schiopparello-Le Prade (la maggiore delle uniche due di una certa dimensione  rimaste all'Elba che si estende per circa 4 ettari nella costa del Comune di Portoferraio, a ridosso di una spiaggia) dovrebbe però maggiormente interessare la Regione Toscana che, per il suo grande valore naturalistico e la sua importanza per la migrazione, sosta e nidificazione dell'avifauna,l'ha protetta come Sito di Interesse Regionale (SIR) e la Provincia di Livorno che negli anni passati l'ha proposta come Oasi (tanto che la pubblicazione dell'Arsia "Le Oasi di protezione faunistica in Toscana" la include nel suo elenco specificando che "deve ancora essere deliberata, esiste al momento la proposta di istituzione nel Piano fauinistico-venatorio provinciale 2001-2005), senza però mai arrivare ad una sua istituzione definitiva».

Legambiente attualizza il problema della gestione del Sir anche alla luce delle recenti vicende elbane: «Proprio questa zona umida, insieme a quella di Mola, rappresentando un importantissimo elemento della Important bird area (IBA) dell'Elba e una zona umida nell'immediate vicinanze del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, è stata al centro della vicenda dell'interramento dell'elettrodotto di Terna (che attraverserebbe con la sua linea aerea proposta proprio il corridoio naturalistico che divide le due aree e le du Zps presenti all'Elba). Si chiede quindi alla Regione Toscana ed alla Provincia di Livorno immediati interventi di salvaguardia (ad iniziare dalla tabellazione e dall'apposizione di cartellonistica con i divieti e le condizioni di utilizzo del SIR) per fare in modo che simili episodi non accadano più  e di recupero e valorizzazione della Zona umida di Schiopparello-Le Prade che, si ricorda, negli anni passati è stata oggetto anche di incendi dolosi. Si invitano la Regione Toscana ad un maggiore controllo del SIR e e la Provincia di Livorno, alla quale è affidata la gestione, a realizzare davvero ed al più presto quell'Oasi promessa e mai realizzata».

Torna all'archivio