[08/03/2010] News toscana

L'eolico a Monterotondo M.mo č un'opportunitā

LIVORNO. Prima sì, poi no. E il progetto per un impianto che prevede l'installazione di 6 aerogeneratori per produrre energia elettrica dal vento a Monterotondo marittimo (Gr) è adesso in stallo, in attesa del pronunciamento della regione sulla Via relativa al progetto. Poi si vedrà.

Il progetto eolico previsto per Poggio di Poder nuovo nasce da lontano, da quando cioè per conto della regione Toscana che nel 2002 stava effettuando un monitoraggio delle zone ventose, Cosvig, il consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, installò alcuni anemometri anche in territori di comuni suoi soci. Da questo monitoraggio emersero siti idonei, da cui poi specifici progetti tra cui i due parchi gemelli per lo sviluppo eolico di Montecatini val di Cecina e Monterotondo marittimo.

Nel frattempo, siamo nel 2006, grazie ad un accordo volontario con la regione ha preso vita a il distretto delle energie rinnovabili da cui la nascita del centro internazionale per il trasferimento dell'innovazione tecnologica (Citt) per le fonti energetiche rinnovabili di Monterotondo Marittimo. Ma mentre il progetto di Montecatini val di Cecina è andato avanti e  oggi supera i 1350 MWh/mese di produzione prevista, quello di Monterotondo deve sottostare a procedura di Via e nel frattempo il comune ha cambiato l'amministrazione e se prima era favorevole all'impianto adesso non più.

La procedura di Via sull'impianto, che oltre alle 5 pale previste dovrebbe accoglierne una sesta richiesta dal Consiglio regionale per abbattere le proprie emissioni, si è aperta il 18 gennaio scorso e si dovrebbe chiudere presumibilmente a giugno; nel frattempo si è aperto il dibattito, anche se il sindaco del comune, che sabato scorso ha ospitato un incontro per mettere a confronto le diverse posizioni, ha già espresso il suo parere non favorevole e ha fatto presente che avrebbe preferito che la popolazione avesse potuto esprimersi, prima, con un referendum.

Il progetto, che è stato definito ineccepibile da un punto di vista tecnico anche da parte di chi vi si oppone, prevede la realizzazione di 6 pale da 1,5 Mw, dell'altezza complessiva di 100 metri da terra, e per complessivi 9 Mw, pari ad una produzione media prevista di 17500 MWh/anno. L'area necessaria per realizzarlo, è un area a bosco di cui verrà occupata una superficie pari a 20mila metri quadri, tra piazzole e strade d'accesso; ma per compensare l'impatto si prevede un rimboschimento in altra sede pari ad una superficie superiore, ovvero 21mila metri quadri.

Le stesse piazzole, che per l'allestimento avranno una superficie di circa 2000mq, una volta installati gli aerogeneratori saranno  ridotte a 570mq e ripiantumate; le fondazioni che per ogni singola postazione avranno un diametro di circa 13 metri verranno interrate per circa 2,7 metri. Il materiale scavato verrà riutilizzato in loco e solo in minima parte dovrà andare a smaltimento. La corrente prodotta, attraverso tre cavi interrati, la cui armatura schermerà anche il campo elettromagnetico, verrà portata alla vicina centrale Enel e immessa in rete. Così i cavi delle fibre ottiche che vanno alla cabina elettrica, prevista in adiacenza alla vicina centrale, per il sistema di automazione e telecontrollo dell'impianto.

Gli studi fatti per la valutazione d'impatto ambientale, che hanno potuto usufruire anche dei dati provenienti dal sistema di monitoraggio dell'impianto gemello di Montecatini val di Cecina, ad esempio per l'impatto sull'avifauna, rilevano complessivamente una situazione di bassissimo impatto, compresa la valutazione d'incidenza fatta sui due siti sir vicini all'area dove è previsto il parco eolico.

Il problema quindi sembra legato alla sola presenza dell'impianto, che viene visto come un corpo estraneo ed inutile anzichè come un intervento sinergico a quanto già esiste a Monterotondo, in grado di attirare turismo didattico ad esempio, e come valore aggiunto per un territorio, nei fatti marginale ed emarginato.

Un'opportunità, quindi, anziché un problema. Così come lo è stato per il comune di Montecatini val di Cecina, come testimoniato dal vicesindaco presente all'incontro.

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