[25/03/2010] News toscana

La Regione 'pulisce' gli impianti geotermici: filtri obbligatori contro mercurio e acido solfidrico

GROSSETO. Nella sua ultima seduta la giunta regionale toscana ha approvato una delibera che prevede criteri più rigidi degli attuali per ridurre gli impatti dell'attività geotermica.

In attesa di una normativa nazionale di riferimento, che la regione ha più volte sollecitato, la delibera approvata va quindi a colmare il vuoto legislativo esistente e fissa criteri stringenti per la riduzione delle emissioni in atmosfera delle centrali geotermoelettriche, obbliga ad utilizzare le migliori tecnologie disponibili, e indica i requisiti necessari ad ottimizzare l'esercizio degli impianti. Inoltre prescrive uno specifico protocollo per la gestione e la manutenzione delle centrali in questione.

Per ridurre le emissioni la Regione prescrive che tutte le 31 centrali geotermiche attive siano dotate di filtri Amis (abbattitori di mercurio e idrogeno solforato) ad oggi presenti solo in 19, e l'utilizzo di demister, ovvero griglie metalliche capaci di abbattere il drift, cioè le minuscole gocce di acqua geotermica che contengono acido borico.

Tecnologie obbligatorie per ottenere il rinnovo delle concessioni allo sfruttamento dei pozzi geotermici e per poter rispettare i valori-obiettivo che la regione fissa per molecole come l'acido borico e l'ammoniaca, anche se ancora non esistono parametri nazionali di riferimento.

In questi anni, grazie all'impiego degli abbattitori Amis la quantità delle emissioni è diminuita, tanto che il monitoraggio relativo al periodo 2000-2007 mostra una riduzione del 38,3% dell'acido solfidrico e del 51,4% del mercurio, ma la regione punta ad ottenere risultati migliori.

Gli abbattitori Amis sono capaci infatti di ridurre dell'85% l'acido solfidrico e fino al 60% il mercurio e con la loro estensione a tutte le centrali si stima che rispetto ad oggi nel 2013 le emissioni di acido solfidrico si potranno ridurre di un ulteriore 46% e quelle di mercurio del 53,7%.

La delibera regionale prevede anche un miglioramento del funzionamento delle centrali: i fermo impianti (periodi nei quali le emissioni in atmosfera continuano) dovranno essere inferiori al 5% delle ore di attività e gli Amis dovranno essere attivi per almeno il 90% del tempo di funzionamento delle centrali.

Inoltre il gestore delle centrali geotermiche , ovvero Enel - entro trenta giorni dalla pubblicazione della delibera sul Bur - dovrà predisporre un programma di sperimentazione delle nuove tecnologie capaci di ridurre gli impatti ambientali della geotermia, finalizzate alla loro effettiva adozione. Tra i progetti a cui Enel sta lavorando, figurano il ciclo con le torri a secco capaci di abbattere boro e ammoniaca, i drift ad alta efficienza, gruppi a ciclo binario per la reiniezione dei liquidi e altre tecniche finalizzate alla riduzione degli impatti.

 

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