[25/03/2010] News toscana

Aree protette, la provincia di Firenze ha approvato il "Piano di sviluppo economico e sociale”

FIRENZE. Il consiglio provinciale di Firenze, a maggioranza, ha dato il via libera al "Piano pluriennale di sviluppo economico e sociale del sistema delle aree protette" (approvato da Pd, Italia dei Valori e Sinistra ecologia e libertà e da Rifondazione comunista, con l'astensione del gruppo Pdl e della Lega Nord), adottato alla fine del 2008. Tra le novità più importanti del piano presentato dall'assessore ai Parchi e alle Aree protette, Marco Gamannossi, l'istituzione di nuove aree protette ("Montalbano" a Vinci, "Arno vecchio" a Empoli, "Sasso Zan Zanobi" a Firenzuola) e l'ampliamento del "Podere La Querciola" a Sesto Fiorentino e degli "Stagni di Focognano" a Campi Bisenzio.

«Il Piano consiste nella programmazione delle azioni di sviluppo economico e sociale da intraprendere nei confronti del sistema delle risorse naturali- ha spiegato l'assessore- Si tratta di 14 aree naturali di protezione di interesse locale, una riserva naturale nel Padule di Fucecchio, nel quadro di un ampio sistema comprensivo anche di una riserva naturale biogenetica a Vallombrosa e il parco nazionale nelle foreste Casentinesi. Dunque un patrimonio vasto e diffuso composto da infinite peculiarità da valorizzare sempre di più. Accanto alla finalità di conservazione delle risorse naturali e culturali - ha continuato Gamannossi - si affiancano quelle del cosiddetto "sviluppo economico compatibile", promuovendo le attività ricreative, la valorizzazione e la sperimentazione di adeguate e non invasive attività produttive». Tra i provvedimenti approvati l'istituzione di una consulta tecnico-amministrativa, composta dai rappresentanti di tutti gli enti gestori e delle associazioni di categoria in campo ambientale, artigianale, agroalimentare e turistico, che si avvarrà anche di esperti in campi naturalistico, forestale e geologico. Inoltre la provincia di Firenze ha adottato il logo delle aree protette che permetterà una più facile identificazione del sistema di parchi provinciali, ed infine per la valorizzazione turistica,  saranno edite guide e pubblicazioni a tema naturalistico,  diffusione pagine web tematiche, organizzati convegni, creati veri e propri circuiti didattici.

In quest'ottica anche la realizzazione di materiale cartografico con tecnologia gps. «Concordo pienamente -  ha continuato l'assessore - con il documento approvato dal Consiglio sui futuri atti di diretta competenza della provincia, come l'istituzione della riserva di Giogo-Casaglia e la prescrizione regionale sull'ampliamento della riserva del Padule di Fucecchio con un metodo partecipativo nei confronti degli enti locali e della cittadinanza. Sono processi che hanno bisogno di un dialogo costruttivo nei confronti di chi vive e coltiva le proprie passioni nel luogo. Affronteremo questo percorso senza pregiudiziali e soprattutto senza far passare gli atti sopra la testa di nessuno». 

Nell'occasione Gamannossi ha risposto a un'interrogazione presentata dal gruppo Pd sulle iniziative che la provincia di Firenze intende mettere in campo per affrontare le difficoltà del Parco delle Foreste Casentinesi, una delle risorse naturali più importanti del territorio provinciale. Come evidenziato dai consiglieri del Pd il trasferimento di risorse da parte del Ministero nei confronti del Parco ha subito una contrazione, nel giro di pochi anni, e segnatamente dal 2002, di circa il 40%, situazione che ha messo a serio rischio l'attività del Parco e che si è ulteriormente aggravata nell'ultimo anno (- 25% il differenziale tra due esercizi per i trasferimenti da parte dello Stato). «La provincia non si è messa a piangersi addosso- ha risposto l'assessore- i contatti con l'Ente Parco sono frequenti e grazie alla collaborazione messa in campo si punta a valorizzare i centri visita di Londa e San Godenzo, due comuni che grazie al Parco possono trarne vantaggio economico e turistico, anche in termini di accoglienza. Si tratta di sbloccare la situazione e anche per questo l'assessore provinciale ai Parchi e l'assessore provinciale al Turismo intendono chiedere un confronto sulla situazione, per aprile, col Ministero dell'ambiente» ha concluso Gamannossi.

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