[01/04/2010] News toscana

Provvedimenti "anti-Pm10": sono tornati a riunirsi i comuni dell'area omogenea fiorentina

FIRENZE. Sono tornati a riunirsi i comuni dell'area omogenea fiorentina (Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa), coordinati dalla provincia, per affrontare le criticità emerse dopo la prima fase di applicazione dei provvedimenti "anti-Pm10" previsti dalla normativa vigente.

«Innanzitutto -  ha dichiarato l'assessore provinciale all'ambiente Renzo Crescioli - va ribadito che la difficoltà di questi giorni è dovuta al fatto che ci siamo trovati di fronte alla necessità di gestire una lunga serie di superamenti delle soglie di Pm10 in una situazione di emergenza legata al mancato recepimento da parte del Governo della normativa europea che invece prevede altri parametri di valutazione più corrispondenti alla situazione reale dell'inquinamento rispetto a quelli attuali. Ora si spera che lo Stato ponga riparo quanto prima a questa dimenticanza, anche perché, altrimenti, l'11 giugno scatterà da parte della Ue una nuova procedura di infrazione. La nuova direttiva consentirà un sistema di rilevazione più raffinato, tra le altre cose basato non sullo sforamento di un'unica centralina, e facendo riferimento anche alle polveri Pm2,5 ben più pericolose delle Pm10». Non tutti i comuni, a partire da Firenze, hanno applicato in modo rigoroso i provvedimenti in essere soprattutto per quanto attiene i controlli ma secondo l'assessore gli scenari futuri saranno diversi.

«L'obiettivo è quello di un sistema di rilevazione che sia basato sulle centraline "urbane fondo", più corrispondenti alla situazione reale dell'inquinamento, e che tenga conto delle diverse entità degli sforamenti e del reale impatto sulla popolazione. Ma soprattutto l'obiettivo è quello di prevenire le emergenze. Si è quindi deciso di chiedere alla Regione di studiare la possibilità di un modello previsionale e diffusionale delle polveri, che consenta di prevedere i superamenti in relazione alla stagione ed alle previsioni meteo in modo tale da assumere i provvedimenti di limitazione prima e non dopo che lo smog abbia superato i livelli di guardia. Si è inoltre deciso - ha aggiunto l'assessore provinciale- di avviare al più presto il lavoro di coordinamento degli interventi strutturali, contenuti nei Piani di azione comunali. In relazione a tutto ciò chiederemo un incontro con il neo Presidente della Regione Rossi per definire insieme modalità e azioni con cui affrontare in maniera non episodica questo grande tema che riguarda la qualità della vita dei cittadini».

Per i provvedimenti in corso il coordinamento dei comuni dell'area omogenea ha deciso di mantenere lo schema di ordinanza già predisposto, trasformando dal 15 di aprile (data in cui i riscaldamenti dovranno essere obbligatoriamente spenti) il primo step in un semplice invito all'utilizzo dei mezzi pubblici, e mantenendo il secondo e terzo step con le limitazioni del traffico. «Contatteremo nelle prossime ore Ataf per verificare la possibilità di accompagnare questi provvedimenti a incentivazioni per l'utilizzo del trasporto pubblico, ad esempio con l'estensione del periodo di validità dei biglietti» ha concluso Crescioli.

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