[03/08/2009] News

Il rapporto dryas - di Paolo Silingardi

 

Pensare di scrivere un libro che parli dei problemi ambientali del pianeta, a partire da quello epocale dei cambiamenti climatici, sfruttando la chiave del thriller può forse sembrare poco rispettoso dell'importanza che questo assume per miliardi di persone ma, senza dubbio, ha il merito di utilizzare un canale di lettura assai apprezzato e quindi di raggiungere una vasta area di lettori.

Il fatto che poi sui giornali si pubblichino foto censurate durante il periodo dell'amministrazione Bush che mostrano i segni evidenti dei cambiamenti climatici in atto, fa riflettere su quanto la storia raccontata in questo, che l'autore definisce eco- thriller, non sia poi così troppo distante dalla realtà.

Le foto pubblicate su La Repubblica martedì 28 luglio, mostrano immagini scattate da un supersatellite statunitense attorno a sei siti a rischio sull'Oceano e risalgono agli anni 2005, 2006 e 2007 e mettono in evidenza la rarefazione o addirittura la scomparsa di ghiacciai nell'arco di pochi anni, addirittura solo dodici mesi per quanto riguarda la striscia di ghiaccio lungo il porto del villaggio di Barrow in Alaska.

Immagini che l'allora presidente Bush aveva fatto in modo che rimanessero sconosciute applicandoci sopra l'epiteto di segretissime come già aveva fatto per lo studio del Pentagono del 2004 che affermava senza ombra di dubbio l'esistenza dell'aumento dell'effetto serra, di cui gli Stati Uniti sono stati e rimangono i principali responsabili, almeno in rapporto alle emissioni-procapite.

Senza naturalmente entrare nei dettagli dell'eco-thriller , per non anticipare elementi che potrebbero rovinare il filo narrativo e il gusto della lettura, si possono però evidenziare alcuni elementi che lo caratterizzano e che ne fanno un interessante strumento di comunicazione.

Del resto l'autore lavora da anni nel mondo della comunicazione ambientale e presiede una agenzia che ha curato moltissimi progetti che vanno dalla gestione dei rifiuti alla mobilità sostenibile, dall'energia all'acqua ed è autore di diversi format di successo. Ma quello che sembra evidente e che lui stesso ammette è il divertimento che ha nell'occuparsi di questi temi e che ha provato nello scrivere questo libro.

Il rapporto dryas ha per protagonista una ragazza, Silvia Raggi, grande esperta ed appassionata di comunicazione informatica che si troverà coinvolta, per dare una mano ad un suo amico che deve preparare una tesi sui cambiamenti climatici nella storia dell'umanità, in un intrigo pericoloso in cui si intrecciano personaggi legati al pentagono, banche private, informazioni segrete e ricerche sulla corrente del Golfo.

Il tutto gira attorno ad un dossier sui cambiamenti climatici dove si intrecciano interessi di approfondimenti scientifici con altri legati al profitto relativamente alle possibilità di accedere a risorse energetiche inesplorate, come i giacimenti degli idrati di carbonio in fondo al mare, su cui stanno lavorando (nella realtà) Italia e Cina in un progetto di cooperazione.

Lo svolgersi del romanzo è l'occasione per l'autore di mettere in evidenza i problemi ambientali non solo quelli planetari, ma anche quelli che caratterizzano le città dei nostri tempi, i comportamenti individuali e collettivi, le contraddizioni di un modello di sviluppo che non tiene conto del concetto del limite delle risorse e che per inseguire il mito del profitto è disposto anche a sacrificare persone.

E Silvia Raggi oltre che la protagonista del libro, è diventata anche un personaggio virtuale di un blog e di un social network che in tempo di pochi giorni ha collezionato una incredibile quantità di richiesta di amicizie. Che ha riscosso un enorme successo con un test che invitava a calcolare il numero dei pianeti necessari a soddisfare i propri comportamenti. In poco tempo il blog di Silvia e la pagina del network sono divenuti un centro di discussione sulle tematiche ambientali, in cui si chiedono consigli , si fanno domande, si cerca di approfondire le conoscenze. Tanto che a starci dietro è diventata una redazione di tre persone che si alternano a cercare notizie da mettere sul blog per stimolare discussioni, informare, e per rispondere alle tante domande che vengono poste a questo personaggio, virtuale ma al tempo stesso realistico che vive nel mondo della rete .

Anche alla fine della storia l'autore si prodiga in una serie di consigli per adottare comportamenti utili a limitare la produzione di Co2 e la febbre del pianeta.

Ma un consiglio in particolare pare assai utile e incisivo, come prologo dell'intera storia ed è quello di leggere. «Leggete, leggete, leggete». Consiglia Paolo Silingardi.

«Più leggete , più sapete- continua- e se vi viene voglia scrivete. Scrivendo si mettono a fuoco informazioni, idee, ricordi, e si comunica».

Un saggio consiglio, soprattutto a chi è appassionato della rete perché leggere, approfondire, studiare è indispensabile per essere consapevoli di ciò che vi si legge e più preparati a discernere tra le tante informazioni che vi si possono trovare.

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