[07/04/2010] News toscana

Container dei veleni: la Procura di Livorno ha le prove di almeno un ritrovamento?

LIVORNO. Circolano sempre più insistenti le voci che la Procura di Livorno sarebbe in possesso dei riscontri della presenza di almeno un container sui fondali delle coste livornesi. Il che confermerebbe ufficialmente il ritrovamento di uno dei "container dei veleni" a 120 metri di profondità fatto nel novembre scorso dalla nave oceanica Alliance della Nato Undersea Research Center (Nurc),  che su richiesta del parco nazionale dell'Arcipelago toscano aveva svolto una ricerca sottomarina (sospesa quasi subito  per il maltempo) nella zona a nord dell'Elba dove, nel luglio 2009, l'imbarcazione ambientalista tedesca "Thales" aveva fotografato lo scarico di materiali da parte della portacontainer "Toscana", battente bandiera maltese, ma appartenente ad un grossissimo armatore tedesco .

C'è da dire che la magistratura livornese, inizialmente, non aveva preso molto sul serio la segnalazione degli ambientalisti tedeschi rilanciata immediatamente da Legambiente, ma a settembre aveva aperto un fascicolo dopo le rivelazioni di un pentito della ‘ndrangheta che segnalava una "nave dei veleni" affondata proprio davanti alle coste toscane, mentre la Capitaneria di porto di Livorno, con la nave Scialoja, il 19 ottobre, aveva avviato un'indagine parallela, funestata da continui incidenti alle attrezzature di bordo, che sembrava aver individuato "bersagli" che poi non sarebbero risultati verificabili.

Il ritrovamento del container da parte della nave Nato, venne rimesso in discussione all'inizio di quest'anno da strane "rivelazioni" - fatte peraltro proprio a noi di greenreport.it - che asserivano che l'Alliance aveva preso un abbaglio e che nell'area le ispezioni navali e subacquee ufficiali non avevano trovato nulla, la Capitaneria di porto di Livorno non commentò, ma fece ufficiosamente sapere che quelle notizie erano prive di fondamento, che le ricerche non  erano terminate e che nessuno si sognava di mettere in discussione i rilevamenti del Nurc.

A quanto pare Capitaneria e Nato hanno in seguito deciso di fare un sopralluogo congiunto sull'area interessata utilizzando le sofisticate attrezzature del Nurc e stabilendo una collaborazione che, forse, se stretta prima, avrebbe portato a più rapidi risultati ed evitato il diffondersi di voci "interessate" e di strani depistaggi che in questa vicenda non sono mancati, nel tentativo di sminuirla fin dall'inizio. Se verrà confermata l'ennesima indiscrezione ci troveremmo davvero davanti alla vera svolta giudiziaria delle indagini sulla vicenda dei "container dei veleni".

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