[08/04/2010] News

A Baikonur si lancia Angara, il missile “ecologicamente pulito”!

LIVORNO. Talgat Moussabaiev, il capo dell'agenzia spaziale kazaka "Kazkosmos", ha annunciato da Baikonur, il cosmodromo di lancio dei missili russi, la ex città delle stelle dell'Urss, che «Il "lanciatore" russo ecologicamente pulito Angara rimpiazzerà il Proton inquinante nel cosmodromo di Baikonur, preso in concessione dalla Russia in Kazakistan.  Realizzeremo un nuovo poligono di lancio battezzato Baiterek ("grande pioppo" in kazako) in cooperazione con la Russia. Permetterà di lanciare i missili-vettori Angara a carburante ecologico, una miscela di kerosene e di ossigeno, mentre i vettori che decollano attualmente dal suolo kazako pregiudicano l'ambiente e la salute della popolazione».

Il progetto russo- kazako Baiterek è stato avviato nel 2004, e verrà pienamente realizzato entro il 2013, in attuazione dell'accordo firmato dall'allora presidente russo Vladimir Putin e da quello kazako Nursultan Nazarbaiev. La Russia ha in affitto il cosmodromo di Baikonur fino al 2050 a condizione di modernizzare le installazioni a terra e di realizzare missili meno inquinanti.

Il missili Angara, di classe "leggera", "media" e "pesante", sono realizzati dal 1994 dal Centro di produzione e di ricerca spaziale Khrunitshev 1994 e rispetto ai missili analoghi (l'Atlas-5 Usa, Ariane-5 dell'Ue), secondo i russi «l'Angara assicura un miglior rendimento nella messa in orbita del carico utile. Il lanci dei vettori Angara saranno effettuati anche dal sito russo di Plessetsk, nella regione di Arkhangelsk.

Il Kazakistan e la Russia hanno deciso di rinunciare al lancio da Baikonur dei vettori inquinanti Proton a dimetilidrazina asimmetrica (Udmh) i cui effetti tossici erano già stati denunciati nel 2007 nello studio "GC-MS Determination of 1-Methyl- 1H -1,2,4-triazole in Soils Affected by Rocket Fuel Spills in Central Kazakhstan" condotto da ricercatori del Center of Physico-Chemical Methods of Investigations and Analysis dell'università nazionale kazaka di al-Farabi e dell' Awareness Center danese.

I ricercatori scrivevano: «Uno dei fattori negativi dell'attività dei razzi spaziali svolte presso il cosmodromo di Baikonur è l'inquinamento del suolo e delle acque attraverso il razzo a combustibile altamente tossico 1,1-dimetilidrazina (Udmh, heptyl). L'Udmh viene utilizzato come combustibile primario per automezzi pesanti e razzi vettori come "Proton", "Dnepr" (RS-20), "Cyclone" (Russia), "Titan" (USA), "Ariane" (Unione Europea), ecc. Carlsen ed altri hanno recentemente riportato una valutazione preliminare del potenziale impatto dell'Udmh sull'ambiente e sulla salute umana come risultato delle attività spaziali».

Dalla ricerca emergeva che l'Udmh può trasformare una serie di prodotti tossici, come il tetrazene, la formaldeide e il metil-triazolo e che la maggior parte dei terreni esaminati nel Kazakistan centrale sono stati inquinati da Udmh. Altri studi dimostrano una biodegradazione in ambienta acquatico entro giorni o settimane in ambiente acquatico, ma il metil-triazolo ha una forte persistenza ambientale, probabilmente a causa delle condizioni di forte siccità dei suoli del  Kazakistan centrale, inoltre alcune sostanze tossiche facilmente solubili in acqua possiedono un notevole potenziale di migrazione nel suolo fino a raggiungere le falde idriche sotterranee.

Quindi russi e kazaki sono arrivati alla decisione di rinunciare la Proton che, dice Moussabaiev  «E' senza dubbio uno dei migliori missili vettori del mondo. Ma nessuno ha pensato alla salute della popolazione né all'ambiente all'epoca della sua progettazione. Attualmente, queste problematiche sono molto sensibili e noi operiamo con la Russia per poter rinunciare a questo vettore in futuro. Non lo proibiremo ma vogliamo rimpiazzare progressivamente I vettori inquinanti e tossici con nuovi vettori inoffensive».

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