[15/04/2010] News toscana

Firenze: ecco tutti i numeri della sostenibilità nelle scuole del comune

FIRENZE. Sono 45 (dati Comune) i Kw di potenza fotovoltaica complessivamente installati sulle superfici esterne delle scuole di Firenze, comune che, pur in calo dall'8° al 16° posto della graduatoria nazionale di "Ecosistema scuola" di Legambiente, si conferma al primo posto tra le città capoluogo di regione. Il dato è riferito alle scuole di competenza comunale, cioè materne, elementari e medie.

I plessi scolastici in cui sono stati posti in opera impianti fotovoltaici sono complessivamente 8 (Marconi, Cadorna, Poliziano, Balducci, Botticelli, Bechi/Piero della Francesca, Papini/Sauro e Kassel) su 112 totali presenti in comune, mentre nella sola scuola Marconi sono stati impiantati anche pannelli solari termici. Numeri che indicano come la potenza complessiva installata sull'edilizia pubblica della città, finora molto limitata, possa nei prossimi anni crescere in maniera significativa, essendo «l'azione di sostegno al fotovoltaico sugli edifici scolastici e sugli impianti sportivi» - come ricordato ieri dall'assessore alla Pubblica istruzione del comune di Firenze Rosa de Giorgi  e come affermato spesso in questi mesi dal sindaco Renzi - un «ambito importante nell'azione di governo comunale». La linea seguita, in questa direzione, dal comune di Firenze, passa attraverso l'attribuzione di punteggi aggiuntivi, nel corso dei bandi di appalto per i lavori di ristrutturazione/edificazione, ai progetti comprendenti l'adozione di tecnologie per il risparmio energetico e l'utilizzo di fonti rinnovabili.

Un percorso, quello del risparmio energetico, che peraltro è già in fase avanzata, visto che in 71 edifici (il 64% del totale) si utilizzano sistemi di illuminazione a basso consumo: inoltre, nelle scuole di ultima realizzazione, sono state installate cellule fotoelettriche per la regolazione automatica dei flussi luminosi (scuole Marconi e Cadorna) e valvole termostatiche (scuole Marconi e Agnesi).

Anche a Firenze si ricrea quindi, in piccolo, la situazione toscana, che vede una significativa incidenza delle tecnologie a risparmio energetico (l'83% degli edifici scolastici è dotato di impianti di illuminazione a basso consumo) ma una più ridotta diffusione di impianti per l'intercettazione dell'energia da fonti rinnovabili, presenti solo nel 21% degli edifici: dati che Legambiente, pur sottolineando la crescita rispetto agli anni passati e pur ricordando che i dati sono riferiti all'anno 2008, giudica comunque «insoddisfacente».

Riguardo alla raccolta differenziata, il comune ricorda che essa è praticata per alluminio, carta, vetro, plastica, organico e pile usate in tutte le scuole, mentre solo in 50 viene effettuata anche la raccolta dei toner e delle cartucce per stampanti e in 18 scuole viene praticata anche la raccolta dei piccoli elettrodomestici.

Riguardo alla gestione della sicurezza, è da riportare come nessuna scuola sia situata in aree a rischio idrogeologico, mentre per la prevenzione incendi sono 26 le scuole che al 2008 erano dotate di certificato di prevenzione, 62 che all'epoca erano in fase di rilascio del certificato, 8 su cui erano già in corso interventi e 16 per cui il certificato non è richiesto perché al di sotto dei 1000 alunni. Per l'amianto, il Comune riporta che sono tuttora due le scuole con presenza di eternit sulla pannellatura esterna, edifici che sono comunque costantemente monitorati. Inoltre, nel corso del 2008 è stata completamente bonificata la scuola Calamandrei, mentre la scuola di S.Maria a Coverciano è stata sottoposta a demolizione e ricostruzione anche a causa del problema-amianto, attività questa tuttora in corso e che si completerà nel 2011. In totale, dal 1990 al 2008 sono stati 6 i nuovi edifici scolastici edificati dal comune, a cui si sommano l'ampliamento della scuola Ambrosoli e, appunto, il ricostruito complesso di Coverciano.

Infine, per quanto riguarda le mense, è molto alto (85% del totale) l'utilizzo di materie prime derivanti da coltivazioni/allevamenti biologici. Inoltre dal 2009 sono stati introdotti punteggi aggiuntivi, nelle gare d'appalto per le forniture, per quelle aziende che privilegiano prodotti da filiera corta: in media, l'incidenza dei prodotti a filiera corta nel totale degli alimenti somministrati è nel comune del 30%, con punte del 70%.

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