[21/04/2010] News toscana

Container dei veleni, il procuratore De Leo ascoltato in commissione bicamerale: «Servono risorse per proseguire le indagini»

LIVORNO. Trenta minuti per spiegare cosa è stato fatto. Trenta minuti per capire che serviranno altre risorse. Tanto è durata l'audizione del procuratore capo Francesco De Leo che, questa mattina, a Roma, davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, ha illustrato tutte le fasi delle indagini sulla vicenda dei container dei veleni.

Dopo la prima denuncia dell'imbarcazione ambientalista Thales risalente al 5 luglio scorso, la settimana scorsa è stato diffuso un video che potrebbe confermare l'avvistamento del presunto scarico a mare da parte della nave Toscana. Nelle immagini del ritrovamento, si vede chiaramente un container, ancora sigillato, adagiato sul fondo a circa 120 metri di profondità.

Nel corso dell'audizione, su una precisa domanda di un membro della Commissione d'inchiesta, De Leo ha spiegato che i presunti affondamenti di navi cariche di rifiuti a largo della costa livornese di cui ha parlato il pentito Francesco Fonti, non sarebbero ricollegabili al caso del manufatto scaricato a mare dalla Toscana.

De Leo ha anche ricordato ai parlamentari la necessità, pur non quantificando la cifra, di aggiuntive risorse per la prosecuzione delle indagini. Infine, il procuratore, sulla base delle analisi eseguite dall'Arpat, ha sottolineato che sul fondale e nell'area intorno al container non è stata rilevata la presenza di sostanze inquinanti.

Ora, non rimane che andare a vedere davvero cosa contiene il container. Ma servirà altro tempo e soprattutto altre soldi. Quelli necessarie per il recupero del manufatto.

Per accelerare questa fase di indagini e sollecitare il dicastero competente, al termine dell'audizione, il capogruppo del Pd nella Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti d'inchiesta Alessandro Bratti e il deputato toscano Susanna Cenni (Pd), hanno dichiarato di voler presentare un'interpellanza al ministero dell'Ambiente "per conoscere quali azioni intenda mettere in atto per conoscere il contenuto del container ritrovato nel tratto di mare tra l'Elba e Capraia".

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