[26/04/2010] News

Nel giorno di Cernobyl, Berlusconi ed Enel fanno l'accordo nucleare ed energetico con Putin

LIVORNO. Quella che i russi definiscono visita di lavoro e i giornali italiani "visita semi-pri vata" è stata comunque molto fruttuosa per il primo ministro Russo Vladimir Putin, sempre disposto a scambiare contratti e regali con il suo amico Silvio Berlusconi.

La Russia ha deciso di stanziare 7,2 milioni di euro per la ricostruzione del palazzo Ardinghelli e della chiesa di San Gregorio danneggiate dal terremoto de L'Aquila, in cambio ha ricevuto l'assicurazione che Mosca parteciperà a op progetti energetici congiunti in Paesi terzi in Africa (la Libia dell'alto amico di Berlusconi Ghesddafi?). «La cooperazione tra Gazprom ed Eni proseguirà- ha assicurato Berlusconi - Ma noi svilupperemo anche partenariati in altri settori che non riguarderanno solo i mercati russo ed italiano. L'Africa ricerca delle società capaci di sfruttare il gas della piattaforma continentale. Purtroppo abbiamo registrato un calo di quasi il 30% dei movimenti tra noi e la Russia, una flessione legata alla crisi. Speriamo che la ripresa possa fare tornare l'interscambio commerciale ai livelli del 2008».

Un comunicato dell'ufficio stampa del premier russo sottolineava che «Putin e Berlusconi esamineranno i principali dossier bilaterali ed internazionali. Si occuperanno di cooperazione economica e commerciale, soprattutto di progetti di grande respiro nel settore energetico e delle alte tecnologie, che riflette il carattere strategico del legame russo-italiano».

La visita semi-privata o di lavoro di Putin cade proprio nell'anniversario della tragedia nucleare di Chernobyl, dovuta proprio alle falle dell'industria nucleare ieri sovietica e oggi russa, eppure Berlusconi, forse non a caso, ha voluto provocatoriamente firmare proprio oggi con i russi un protocollo d'intesa (il secondo dopo quello con i francesi) per la realizzazione di un t reattore termonucleare internazionale, il cosiddetto Ignitor, sul suolo russo e sulla cooperazione stretta tra i due Paesi per il "rinascimento" nucleare italiano. «Abbiamo parlato molto del futuro dell'energia nel mondo - ha detto Berlusconi - e siglato un accordo che può segnare una svolta per il nucleare. Un progetto che potrà cambiare gli scenari della produzione di energia per le generazioni future».

L'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti e il presidente della società russa Inter Rao Ues, Boris Y. Kovalchuk, hanno firmato un protocollo d'intesa per la cooperazione in Russia e nei Paesi dell'Europa ex sovietica «La collaborazione - si legge in una nota congiunta - riguarda settore nucleare, costruzione di nuovi impianti ed innovazione tecnica, efficienza energetica e distribuzione. Di particolare rilevanza è l'intenzione di analizzare il progetto di sviluppo di una nuova centrale nucleare a Kaliningrad, la prima partnership pubblico-privata nel settore nucleare in Russia. La centrale sarà composta da due gruppi da 1.170 MW l'uno e utilizzerà la tecnologia di terza generazione VVER 1200. L'entrata in produzione è prevista tra il 2016 e il 2018; una quota rilevante dell'energia prodotta sarà destinata ai vicini mercati europei. Inter Rao Ues fornirà i termini e le condizioni per la partecipazione di investitori esteri al nuovo progetto di reattore nucleare così come le caratteristiche tecniche per la distribuzione dell'energia prodotta. Dal canto suo, Enel studierà gli aspetti tecnici, economici e normativi del progetto per valutare condizioni e modalità della sua possibile partecipazione».

Berlusconi ha espresso «grande soddisfazione per l'accordo firmato oggi dall'Enel con la società russa Inter Rao Ues. E' un accordo importante sia per le produzioni tradizionali che per il nucleare. E' coinvolta la centrale di Kaliningrad e l'accordo riguarda anche la distribuzione nei paesi dell'Est. In questo modo Enel ampia la sua presenza». Riguardo all'accordo tra i ministeri della ricerca scientifica, per Berlusconi «Si tratta di progetti importanti che possono aprire nuove frontiere sull'utilizzo della fusione nucleare al posto della fissione. Un progetto in cui é coinvolta l'Italia e la Russia e che può portare a scenari di grandissima importanza per le generazioni future».

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