[26/04/2010] News

La raccolta firme per i referendum sull'acqua pubblica parte con il botto

FIRENZE. E' andato oltre alle più rosee aspettative perfino del Comitato promotore: i referendum per l'acqua pubblica sono partiti in modo straordinario. Sono infatti state raccolte oltre centomila firme nel fine settimana dedicato alla ricorrenza della Liberazione.

C'è stata una risposta di massa dei cittadini che sono accorsi nelle piazze italiane e nei tantissimi luoghi in cui erano situati i banchetti, per andare ad apporre la firma a favore dei tre quesiti sull'acqua pubblica. Le oltre centomila firme raccolte rappresentato un numero più che raddoppiato rispetto all'obiettivo che il Comitato promotore nazionale si era dato alla vigilia del lancio.

La risposta positiva è venuta sia dai grandi centri urbani sia dalle realtà minori: 10mila firme raccolte a Roma, 4mila a Torino, 3500 a Bologna, 2500 a Milano, 4200 firme a Savona e provincia, 2mila firme a Latina e Modena, oltre 1500 ad Arezzo e Reggio Emilia. Ottima la prestazione complessiva della Puglia dove sono state raccolte oltre 12mila firme in un solo giorno.

Considerato che tutta la "macchina organizzatrice" deve ancora arrivare al top della sua efficienza, i promotori possono essere soddisfatti. Tra i firmatari moltissimi amministratori e sindaci tra cui quelli di Ravenna ed Arezzo (entrambi Pd), mentre in Molise è stata registrata la firma di monsignor Giancarlo Bregantini (Arcivescovo metropolita di Campobasso) in rappresentanza dei 4 vescovi delle diocesi della provincia.

«Siamo di fronte ad un vero e proprio risveglio civile- hanno dichiarato dal Comitato promotore nazionale del referendum- un risveglio che parte da associazioni e da cittadini liberi, un risveglio che parte dall'acqua».

 

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