[04/05/2010] News

Rischio fitosanitario: Grecia, Irlanda, Lituania e alcune regioni d’Italia continuano a essere zone protette

LIVORNO. La Grecia e l'Irlanda, la Lituania e alcune regioni e parti di regioni dell'Italia, della Slovacchia e della Slovenia continueranno a essere zone protette esposte a particolari rischi in campo fitosanitario. Per consentire agli Stati membri di presentare informazioni che confermino l'assenza di alcuni organismi nocivi per la popolazione vegetale la Grecia verrà considerata zona protetta per un altro anno mentre gli altri per altri due. Dunque l'Ue cambiando i termini massimi, modifica il regolamento relativo al riconoscimento di zone protette esposte a particolari rischi in campo fitosanitario.

La produzione vegetale riveste grande importanza per la Comunità ma il rendimento della produzione vegetale è costantemente compromesso dagli organismi nocivi (ossia "i nemici dei vegetali o dei prodotti vegetali, che appartengono al regno animale o vegetale, o si presentano sotto forma di virus, di micoplasmi o di altri agenti patogeni"). Organismi che possono essere combattuti anche con i fitosanitari, antiparassiti per le piante utilizzati soprattutto in agricoltura. I fitosanitari infatti, possono essere usati per proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi o a prevenirne gli effetti; possono anche favorire o regolare i processi vitali dei vegetali. Poi possono servire per conservare i prodotti vegetali; per eliminare le piante indesiderate e per eliminare parti di vegetali, frenare o evitare un loro indesiderato accrescimento. Hanno dunque una multifunzionalità, ma possono comportare effetti nocivi sull'ambiente e sulla salute umana. E quindi, poiché sostanze potenzialmente pericolose, la Comunità ha introdotto nel territorio Ue un "regime fitosanitario" fatto di elenchi di prodotti che dopo accurate analisi possono essere autorizzati all'immissione in commercio e fatto anche di zone protette. Ossia l'istituzione di aree dove non sono insediati organismi nocivi (nonostante le condizioni siano favorevoli per il loro insediamento e pur non avendo carattere endemico) o dove esiste soltanto il pericolo di insediamento di virus, micoplasmi o di altri agenti patogeni perché le condizioni ecologiche sono favorevoli e lo sono per determinati vegetali.

Infatti alcuni Stati membri o alcune zone di Stati membri sono riconosciuti quali zone protette nei confronti di determinati organismi nocivi. In taluni casi il riconoscimento viene concesso in modo temporaneo poiché le informazioni complete e necessarie a dimostrare l'assenza dell'organismo nocivo non sono state fornite oppure non si sono conclusi gli sforzi volti a "eradicare" tale organismo. Solo quando gli Stati membri interessati forniscano le informazioni necessarie, le zone possono essere riconosciute come zone protette in modo permanente.

Il riconoscimento temporaneo dovrebbe essere esteso in via eccezionale per un periodo limitato, affinché gli Stati possano disporre del tempo aggiuntivo necessario a presentare informazioni. Mentre negli altri casi, le zone protette non dovrebbero più essere riconosciute in quanto tali, a causa della subentrata presenza degli organismi nocivi.

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