[04/05/2010] News

Dalla Commissione europea in arrivo nuovi fondi destinati ai comuni per il taglio dei consumi energetici

FIRENZE. Dalla Commissione europea in arrivo buone notizie per i comuni. Sono stati stanziati nuovi fondi  per la lotta contro i cambiamenti climatici, a favore degli enti locali per il taglio dei consumi energetici, per un importo complessivo di quasi 150 milioni di euro. Tale somma è ricavata da finanziamenti non utilizzati del pacchetto anti-crisi dell'Ue. L'annuncio è stato dato da Gunther Oettinger, commissario europeo per l'Energia, in occasione della cerimonia di firma al Parlamento europeo del "Patto dei sindaci", l'accordo con il quale circa 500 sindaci si impegnano a ridurre nelle loro città le emissioni di C02 di oltre il 20% da qui al 2020.

«Stiamo elaborando una proposta per mettere a disposizione dei comuni europei un fondo destinato a moltiplicare i progetti concreti per l'efficienza energetica. La prossima settimana sapremo quanto denaro non verrà speso nel quadro degli interventi di mitigazione della crisi economica, una cifra fra i 115 e 150 milioni di euro. Faremo quindi la proposta di stornare queste risorse per i comuni» ha concluso Oettinger.

Del resto i problemi globali devono trovare soluzioni anche locali e dalle stesse città possono venire proposte per uscire dalla crisi economica, sociale ed ambientale attraverso progetti strutturali sostenibili nel lungo periodo. «Ora che quattro europei su cinque abitano in città - ha sottolineato il Commissario europeo all'ambiente, Janez Potocnik - le città sono diventate il luogo dove applicare gran parte delle politiche ambientali. Questo significa anche che le città sono i luoghi dove si crea occupazione e da cui arriva la crescita economica verde». Un esempio positivo in tal senso viene da Stoccolma nominata capitale verde europea in cui pare si sia realizzato il decoupling: «Noi - ha spiegato Sten Nordin, sindaco della capitale svedese - abbiamo visto un taglio di un quarto delle emissioni fra il 1990 e il 2009, con un incremento del 22% della popolazione e allo stesso tempo, dal 2000 il Pil è in aumento».

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