[05/08/2009] News

Russia e Turchia si accordano per l’oleodotto Samsun-Ceyhan e il gasdotto South Strema

LIVORNO. La Russia e la Turchia creeranno un gruppo di lavoro per la realizzazione del progetto dell'oleodotto Samsun-Ceyhan che trasporterà il petrolio russo verso l'Europa, il tutto è previsto da un protocollo intergovernativo che il primo ministri turco Tayyip Erdogan  firmerà domani insieme al premier russo Vladimir Putin che arriverà ad Ankara in visita ufficiale.

La Turchia darà il via libera anche alla posa delle tubazioni del gasdotto South Stream nelle sue acque territoriali e fonti governative russe assicurano che «Le parti creeranno le condizioni propizie all'avvio dei lavori di costruzione». Erdogan e Putin dovrebbero addirittura fornire la data di avvio dei lavori in un prossimo incontro.

La strada sottomarina turca permetterà probabilmente di realizzare il sogno russo di un gasdotto che attraverserà il Mar Nero per fornire 63 miliardi di metri cubi di gas all'anno all'Ue. South Stream, promosso nel 2007 dalla russa Gazprom e dalla nostra Eni, costerà almeno 25 miliardi di euro e collegherà il gas russo (o meglio dell'Asia centrale) all'Europa meridionale, dovrebbe entrare in servizio nel 2013.

Si tratta di una vera corsa contro il tempo e soprattutto contro il Nabucco, un progetto dell'Unione europea che punta ad aggirare la Russia con un gasdotto "indipendente" che può già contare sulla disponibilità del gas del Turkmenistan e

La disponibilità turca servirà anche a rendere inutili le bizze del nuovo governo di destra della Bulgaria che minaccia di annullare tutti gli accordi energetici sottoscritti precedentemente con la Russia, tra i quali anche South Stream, e le esose richieste Ucraine di diritti di transito: il passaggio in acque territoriali turche potrebbe permettere di saltare entrambi gli ostacoli.

Torna all'archivio