[12/05/2010] News toscana

Eolico, fotovoltaico e paesaggio: sė alla pianificazione, no alle limitazioni preventive

GROSSETO. Di appello in appello. Ieri quello di un gruppo di scienziati, giornalisti, politici ecc. che chiedeva al segretario del Pd di rivedere la posizione del partito nei confronti dell'energia nucleare. Oggi quello di un altro gruppo, ancora di giornalisti, politici (o che lo sono stati), ambientalisti, intellettuali che chiedono, dalle pagine de Il Tirreno, che «i maxi-impianti eolici e fotovoltaici debbano essere pianificati nel pieno rispetto del paesaggio e realizzati con operazioni trasparenti».

Richiesta più che legittima per ottemperare la quale si attendono da anni le linee guida nazionali sull'autorizzazione unica per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Linee guida necessarie per l'inserimento degli impianti eolici e fotovoltaici nel paesaggio così come per ottenere operazioni trasparenti. E' dal 2003 (quindi sette anni) che gli operatori sono in attesa di questo importante provvedimento previsto dal d.lgs. 387/03 e, nel frattempo, sono state le regioni ad aver sopperito a quest'assenza, introducendo linee guida regionali che hanno dato luogo ad uno sviluppo della fonte eolica a diverse velocità.

Una  assenza su cui si è pronunciata anche l'Antistrust segnalando come «la mancanza di un comune denominatore nelle regolamentazioni regionali relative alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha creato contesti normativi significativamente difformi, con ostacoli diretti e indiretti nell'accesso al mercato e ingiustificate distorsioni della concorrenza tra operatori localizzati in diverse aree del territorio nazionale».

Quindi, se davvero i firmatari dell'appello ritengono che «il ricorso a fonti rinnovabili e quindi la diffusione di impianti per energia pulita sono più che mai indispensabili e quindi da noi pienamente condivisi» il loro obiettivo primario dovrebbe essere quello di richiedere a gran voce l'emanazione di questo strumento normativo.

Le linee guida dovrebbero infatti dare indicazioni ben precise su dove risulta più opportuno - in termini di tutela paesaggistica- realizzare questi impianti; che comunque sia debbono essere ubicati tenendo conto di criteri tecnici indispensabili ovvero della presenza di vento favorevole a far girare le pale, per quanto riguarda l'eolico, e della corretta inclinazione verso il sole e del rapporto tra superficie esposta e produzione energetica nel caso del fotovoltaico.

Quello che si legge nell'appello appare invece un'avversione - nemmeno troppo celata- nei confronti di questi impianti  che avrebbero già "invaso" molto territorio «proponendo a comuni poveri  e indebitati, incentivi che non hanno compensato in alcun modo la manomissione del paesaggio e dell'ecosistema, con la fuga degli uccelli, degli insetti "buoni", ecc. oltre a quella dei turisti, ovviamente, infastiditi dal forte rumore e da presenze comunque disturbanti» e una richiesta di limitarne il più possibile lo sviluppo futuro.

A parte il fatto che la visione dei comuni che operano solo guidati da possibili guadagni e che quindi non esercitino la loro capacità e il loro diritto di fare scelte sulla base di specifici convincimenti nei riguardi delle energie rinnovabili, appare datata e anche poco rispettosa delle prerogative degli enti locali, oltre che smentita da molti esempi che esistono sul territorio, vi sono altri elementi- tra quelli sostenuti- che non corrispondono a verità.

Come il fatto che la presenza di generatori eolici faccia sparire uccelli e turisti: eventualità  smentita, ad esempio nel caso del parco eolico di Poggi alti a Scansano (uno degli esempi negativi citati nell'appello) dove i risultati delle osservazioni degli ornitologi che tengono sotto costante controllo la fauna migratrice di quell'area evidenziano che la presenza del nibbio reale e del biancone non ha subito alcun disturbo dal lavoro delle pale. E che i dati di afflusso turistico hanno fatto registrare - solo nel 2009- almeno 2000 persone che sono andate appositamente a visitare il parco eolico e che avranno quindi potuto apprezzare- al contempo- il fantastico paesaggio che da lì si può godere.

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