[13/05/2010] News toscana

Per uscire dalla crisi anche in Toscana si deve puntare su conoscenza e innovazione

FIRENZE. Siamo in mezzo al tunnel: per uscire dalla crisi (che ribadiamo sempre è economica, sociale ed ambientale), non conviene affatto guardare indietro. La strada è nota ma, ora speriamo a tutti, anche la destinazione a cui ha portato. Investire non abbandonando settori strategici, pensando al valore del "tesoretto" territorio che abbiamo a disposizione, tutelandolo anche attraverso una riqualificazione dell'industria che non può essere abbandonata. E' necessario agire in via preventiva con consapevolezza e non facendoci guidare dalla emergenze (vedi inquinamento nel golfo del Mexico o dissesto idrogeologico in Italia). La strada da imboccare è quella dell'economia ecologica, basata sulla conoscenza, che permetterà di rimanere fuori dalla crisi come precedentemente definita, la strada unica da percorrere se vogliamo dare speranza alle prossime generazioni. Tutto questo vale anche per la Toscana che forse sta un po' meglio di altri territori ma non sta bene.

La conferma viene dai dati dell'Istituto per la programmazione economica (Irpet) che ha presentato il suo rapporto annuale sul commercio estero. La Toscana chiude il 2009 a - 8,9% rispetto all'anno precedente, meglio del sistema Italia, che  registra una perdita più pesante: - 21,4%.  Ma il dato toscano, avverte l'Irpet, non può essere accolto con soddisfazione,  perché  risente dell'effetto apprezzamento dell'oro sui risultati del distretto orafo e sugli effetti a distanza delle ingenti commesse antecrisi della Nuovo Pignone. Se si depurano da questi due elementi, il dato sull'export toscano scende a quota -16,5% e si attenua la distanza dal dato nazionale.

«Siamo consapevoli che il 2009 è stato un anno nero anche per l'economia toscana - ha dichiarato l'assessore al lavoro e alle attività produttive Gianfranco Simoncini (Nella foto) - e sappiamo che ancora non siamo fuori dal tunnel. Dobbiamo concentrarci sulla perdita di capacità produttiva di alcuni settori, il manifatturiero prima degli altri. Solo correggendo alcuni problemi strutturali, favorendo l'innovazione e la modernizzazione del sistema produttivo potremo innescare la ripresa. Si tratta di capire - ha continuato l'assessore - come sostenere il manifatturiero, arginandone la perdita e, nello stesso tempo, creando le condizioni, infrastrutturali e finanziarie, per rilanciarlo su nuove basi: innovazione di prodotto e di processo, nuovi modelli imprenditoriali, nuove formule di penetrazione sui mercati».

Innovazione di processo e prodotto che riduca gli impatti ambientali di filiera. Poi Simoncini si sofferma su un punto importante, che è quello di un nuovo modo di fare impresa attraverso la formazione.

«Un segnale in questo senso la Regione lo ha dato anche con la creazione del nuovo assessorato che unisce alla delega delle attività produttive, lavoro e formazione. Difendere i posti di lavoro, ridare competitività all'industria non possono essere compiti disgiunti da quello, oggi più che mai essenziale, della formazione, indispensabile per migliorare la qualità del lavoro e creare una nuova classe imprenditoriale più attrezzata e sensibile alle suggestioni del mercato». Guardando con attenzione all'internazionalizzazione dei mercati, sugli aspetti formativi lavora anche  Toscana Promozione, l'agenzia che per la Regione coordina tutti i soggetti che sul territorio regionale si occupano di promozione dell'economia e dei territori toscani.

«La crisi economico-finanziaria che stiamo vivendo ci ha posto davanti ad una grande responsabilità: riuscire rapidamente ad attivare nuove strategie e nuovi servizi per sostenere le nostre imprese in un momento di così grande difficoltà - ha sottolineato il direttore di Toscana Promozione, Stefano Giovannelli - E' quello che stiamo facendo puntando sempre di più su progetti innovativi. In primo luogo la creazione di partenariati stabili con le economie emergenti (Cina, India e paesi del mediterraneo in testa) e lo sviluppo di iniziative di cluster per rilanciare la competitività dei nostri distretti. Ma anche attivando nuovi servizi di formazione e di assistenza alle imprese così da garantire un livello di personalizzazione maggiore all'assistenza fornita da Toscana Promozione» ha concluso Giovannelli. Per svolgere la sua attività, per l'anno  2010 Toscana Promozione ha a disposizione un budget di 12 milioni di euro con i quali realizzerà, 189 iniziative articolate in tre assi d'intervento: promozione dell'internazionalizzazione; promozione del territorio; sviluppo di nuovi mercati.

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