[14/05/2010] News toscana

Eolico: l'aneddoto del dr. Gatti e quello del sindaco di Altrove

LIVORNO. Il dottor Gatti era una persona simpatica, con due caratteristiche di rilievo.
La sua laicità era molto prossima all'anticlericalismo e la sua schiena, affetta da una formidabile artrosi, era piegata pressoché a 90 gradi.
Era responsabile dell'ambulatorio antitubercolare della Provincia di Livorno, nella sede di Piombino e quando ci fu l'inaugurazione di una nuova attrezzatura radiologica ne era chiaramente fiero.

Intervenne anche il vescovo di Massa e Populonia e quando il presule entrò nell'ambulatorio alcuni tra i presenti si chinarono, come si usa, per baciare l'anello.
Proseguendo nella visita si trovò di fronte al dott. Gatti. Si fa per dire, perché la fronte del medico era rivolta verso il basso, a causa della piegatura della schiena, ma il prelato, equivocando, pronunciò gentilmente " si alzi .... si alzi ...."
Il dott. Gatti lo guardò dal basso all'alto, con la testa di tre quarti e sbottò : " se mi potevo alzare... aspettavo te !!"

Mi è tornato a mento questo aneddoto leggendo l'intervento di un folto gruppo di intellettuali contro le energie rinnovabili, pubblicato recentemente da "Il Tirreno". Ovviamente l'intervento inizia con una lode alle energie rinnovabili, ma poi le condizioni che pongono i nostri sono assai discutibili.
Si dice, per esempio, di ubicare gli impianti eolici nei porti.
Come disse il dott. Gatti " se si poteva ...... s'aspettava voi !!"

Nei porti hanno la brutta abitudine di mettere le gru, che sono le uniche strutture industriali incompatibili con gli aerogeneratori, a meno di non mettere le gru "rasoterra".
Ho portato avanti lo studio di sviluppo di impianti eolici nel porto di Livorno, qualche anno fa, e ho questi dati:
1) La sovraintendenza è totalmente contraria ad impianti eolici sul lato mare del faro mediceo.
2) L'aeronautica militare è assolutamente contraria all'installazione di aerogeneratori all'interno di un rettangolo che comprende una parte del Comune di Collesalvetti e, appunto, il porto di Livorno, perché zona di esercitazione della scuola di volo.

Per quanto attiene gli altri porti, è chiaro che quelli di Piombino e Massa Carrara sono di piccola dimensione e, se si escludono le zone fronte-mare sulle quali operano le gru, di spazio non ne rimane. Inoltre spesso sono anche sede di hotel ed altre strutture abitative (come è il caso della nuova zona di porta a mare, a Livorno)..

Certo che l'ubicazione di impianti eolici in aree già antropizzate è un buon fatto, ma la teoria dell' "uso secondo del panorama" l'avevamo già inventata 5 anni fa, senza neppure il bisogno di architetti famosi, e quella teoria ha dato luogo all'impianto di Pontedera, attuato appunto in una zona industriale.

Ma non è vero che ci sono altri spazi significativi e le indicazioni dell'appello sono di tipo ideologico.
La tattica di proporre sempre "altrove" come territorio ideale è un po' vecchiotta.

Il Comune dei Cittadini, la lista neo-leghista di Campiglia M.ma, propone di installare l'eolico nelle cave e negli svincoli stradali. Che poi sulle cave non ci sia viabilità e che l'ANAS con il cavolo che cede i terreni delle rotatorie mica interessa, non possono mica rimanere impiccati ai particolari !
Basta individuare un "altrove" come faceva Bertoldo nella scelta dell'albero a cui essere impiccato. Vecchio vizio nazionale.

Io conosco bene il sindaco del Comune di Altrove e devo dire che è proprio scocciato. Già è pieno di depuratori, che tutti vogliono, purché costruiti ad Altrove, poi le discariche, i termovalorizzatori ed ora infine le pale eoliche.

Ci manda a dire che se continuiamo a "programmare" la costruzione di impianti eolici ad Altrove, nei nostri bei territori dovremo ospitare le centrali nucleari.
Si, perché non si tratta di costruire poche pale per testimonianza (che anche per il mini-eolico un architetto comunale che è d'accordo purché non si faccia, lo si trova sempre) ma di costruire una reale alternativa energetica basata sulle rinnovabili.

Abbiamo bisogno di centinaia, forse migliaia di MW perché il nucleare ha dimensioni di almeno un migliaio di MW a centrale.
Già, a livello globale, l'eolico produce più energia del nucleare, quindi altri hanno iniziato questa riconversione energetica.
Più lungimiranza ? Meno architetti ? Difficile da dire.
Quindi sì, abbiamo bisogno di maxi impianti. Oppure si deve avere il coraggio di dire che rimaniamo al petrolio e, inevitabilmente, marciamo verso il nucleare.
Hic Rhodus, hic salta, con rispetto parlando.

Proprio per la dimensione enorme del problema Obama parla di green economy, cioè di uno spostamento epocale di capitali e di interessi.
Non capisco infine, ma sarà perché ho ancora indosso, dopo tanti anni, gli studi alle Frattocchie, perché i "nostri" definiscano "speculativi" i capitali investiti nella green economy.

Io sapevo che la speculazione si ha quando si accresce il capitale senza produrre beni o servizi, ma se si produce il bene oggi più prezioso e necessario, cioè l'energia da rinnovabile, dove sta la "speculazione"?
Oppure il profitto è comunque speculazione? Gli utili aziendali sono il male da combattere?
Davvero alle Frattocchie, una quarantina di anni fa, eravamo parecchio più avanti.

 

Torna all'archivio