[18/05/2010] News toscana

Con il modello "Jessica" pubblico e privato insieme per la riqualificazione urbana

FIRENZE.  E' stato illustrato oggi a Firenze lo stato dell'arte del progetto europeo "Jessica for Cities J4C", di cui la Regione Toscana è capofila e che vede tra i partecipanti le città europee di Manchester, Porto, Brasov, Atene e Poznan. Partito nella primavera 2008, Jessica for Cities (Joint european support for sustainable investment in city areas) è una iniziativa della Commissione europea che promuove l'attuazione di meccanismi di ingegneria finanziaria, in particolare Fondi di sviluppo urbano (Fsu) finalizzati allo scambio di buone pratiche tra le città europee.

«Questo progetto - ha dichiarato l'assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini - ha permesso di confrontarci a livello europeo. Le nostre politiche sono in linea con l'Europa e l'interesse per i Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile è forte, perché sono un esempio riuscito di progettazione integrata urbana che ben si adatta al territorio della nostra regione. E per la Regione è prioritaria una politica di riqualificazione delle città e delle aree urbane e per questo un'intera linea di intervento del POR-CReO 2007-2013 è dedicata alle aree urbane». La principale novità di "Jessica" riguarda i Fondi di sviluppo urbano che dovrebbero costituirsi per  finanziare gli interventi di recupero e riqualificazione (inseriti in un piano integrato di sviluppo urbano), composti da capitali pubblici e privati. Sia gli investitori privati (banche, imprenditori ed altri soggetti), sia quelli pubblici e istituzionali, sarebbero chiamati ad intervenire con capitali di rischio.

L'altra novità, riguarda il fondo rotativo  che permette all'operatore pubblico di poter riutilizzare le risorse che rientrano al fondo dopo il periodo di pagamento. Dal punto di vista pratico la Toscana per  "Jessica for Cities J4C" si inserisce in un percorso che la Regione  aveva da tempo intrapreso e la cui finalità è il finanziamento dei Piuss (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile), o almeno delle parti che hanno capacità remunerativa (attraverso Fondi di sviluppo urbano)  con capitali pubblici e privati. «Quello dei nuovi strumenti di finanziamento è un tema in primo piano in ogni paese- ha ripreso Simoncini- A fronte di risorse finanziarie pubbliche sempre più scarse per investimenti in infrastrutture e servizi sociali, in un quadro di crisi economica mondiale e di bisogni sociali crescenti, diviene sempre più urgente il ricorso a iniziative che vedono insieme pubblico e privato» ha concluso l'assessore. 

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