[21/05/2010] News

30 candeline verdi per Legambiente

LIVORNO. Lo stop al nucleare, l'abbattimento degli ecomostri, la lotta allo smog e alle fabbriche killer, l'affermarsi della green economy e delle energie alternative, la difesa dell'agricoltura tradizionale, la mobilità sostenibile, il rapporto tra la scuola e il territorio. Sono queste solo alcune delle tappe più significative della storia di Legambiente, conquistate nel corso dei trent'anni dell'associazione che oggi ha spento la sua trentesima candelina.

A celebrare l'anniversario questa mattina insieme ai volontari dell'associazione erano presenti Rossella Muroni e Vittorio Cogliati Dezza, rispettivamente direttrice generale e presidente nazionale di Legambiente, che nel corso del convegno "Participio futuro, da trent'anni per continuare a cambiare" hanno ripercorso l'evoluzione dell'ambientalismo negli ultimi trent'anni in Italia. Un'occasione per tracciare un bilancio dei suoi effetti innovativi nella società, mettendo a confronto i fondatori del pensiero ecologista in Italia con i trentenni di oggi. In trent'anni, infatti, Legambiente ha contaminato la società con argomenti, proposte, esperienze, stili di vita, ma in questo arco di tempo il Paese è cambiato moltissimo e insieme a lui anche la percezione dell'ambientalismo. Una storia raccontata anche nel libro di Legambiente "Ricomincio da trenta", presentato questa mattina nel corso del convegno in cui con testimonianze e fotografie si ripercorre l'evoluzione dell'associazione in parallelo a quella del Paese, in una sorta di album di famiglia che racconta i principali appuntamenti con la storia in chiave ambientalista.

«Ripercorrendo le tappe più significative della nostra storia, sono evidenti le conquiste legislative, i cambiamenti culturali e degli stili di vita a favore della tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini - ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza - Questo legittimo orgoglio però non ci farà abbassare la guardia: dai cambiamenti climatici alla propaganda nucleare, le questioni ambientali sono quanto mai all'ordine del giorno e sempre più in cima alla lista delle priorità dei governi. E' per questo che abbiamo voluto avviare un confronto, anche generazionale, con chi inciderà nell'agire sociale dei prossimi decenni per delineare le nuove strategie e rispondere alle future sfide che attendono il Paese, nella speranza, e con l'obiettivo, che tra trent'anni i cambiamenti in meglio siano ancora molti di più. Perché l'ambientalismo è la ricetta giusta per rendere più moderno, più giusto e più bello il nostro paese».

«Abbiamo saputo dimostrare che investire nella salvaguardia dell'ambiente e della salute può costituire una grande opportunità per le future generazioni e per l'innovazione del nostro Paese - ha dichiarato Rossella Muroni - Gran parte dei risultati ottenuti sono stati possibili grazie alla partecipazione volontaria di centinaia di migliaia di persone che in tante occasioni abbiamo incontrato nelle piazze e che hanno collaborato con noi. Ad oggi sono circa 1000 i circoli del Cigno che ci permettono di essere l'associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali".

 

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