[25/05/2010] News toscana

Dai monaci Calmaldolesi i segreti per la gestione forestale del XXI secolo

FIRENZE. La Toscana è la regione con la maggiore copertura forestale, 1.086.016 ettari secondo l'Inventario forestale regionale del 1998, un patrimonio cresciuto nei secoli grazie anche ai "saperi" dei monaci Camaldolesi. Per oltre otto secoli i monaci hanno gestito le foreste e l'agricoltura nell'Appennino centrale dando vita a un modello di tutela delle risorse naturali che oggi si definirebbe sostenibile, creando un'economia florida e costruendo un tessuto sociale esemplare. In sintesi l'attuazione di una green economy "ante litteram". Oggi i monaci Camaldolesi rendono pubbliche le conoscenze acquisite, trasferendo anche alcuni segreti, nel primo volume (di una serie di quattro): "Il Codice Forestale Camaldolese. Le radici della sostenibilità". 

Il libro sarà presentato il prossimo 28 maggio 2010 nella Sala Landino del Monastero di Camaldoli, presso Poppi (Arezzo). Grazie al lavoro di digitalizzazione del Codice, realizzato dall'Osservatorio foreste dell'Inea (Istituto nazionale di economia agraria), in collaborazione con il Collegium Scriptorium Fontis Avellanae, si è costituita una biblioteca completa, virtuale e interattiva di queste conoscenze, una banca dati on-line (www.inea.it/prog/camaldoli) che oggi rende immediatamente accessibili libri, fondi, fogli sparsi e lettere prodotti dai monaci in 857 anni. Grazie al lavoro archivistico realizzato, è possibile consultare l'insieme di norme e disposizioni elaborate nei secoli dai monaci e, contemporaneamente, discuterli nel forum sviluppato per costruire una comunità interattiva di ricercatori e tecnici forestali.

Alla luce di queste conoscenze, la giornata di presentazione del volume sarà anche occasione per una riflessione scientifica sul problema della gestione attiva delle foreste, della salvaguardia della biodiversità e della conservazione nel XXI secolo.

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