[27/05/2010] News

Terna: saper prevedere la ventosità riduce il ricorso al petrolio

LIVORNO. All'interno del piano di sostenibilità 2009 presentato ieri da Terna appare particolarmente significativo il capitolo riguardante  il piano di sviluppo della rete, con un intero paragrafo dedicato esclusivamente alla riduzione delle perdite di rete, che fa ben capire come il ricorso alle energie rinnovabili costituisca una grande opportunità se supportato da una rete che ne colga la loro forza: ovvero la diffusività sul territorio. Le perdite di rete infatti dipendono dalla lunghezza del percorso dell'energia elettrica sulla rete di trasmissione, ma non solo. Volendo semplificare, più lontano è il punto di prelievo dalla RTN di energia (ovvero il consumo) dal punto dell'immissione nella RTN dell'energia prodotta, maggiori sono le perdite a parità di consumo.

Inoltre, a parità di percorso le perdite sono maggiori su una linea a tensione più bassa. Si possono quindi ridurre le perdite grazie agli interventi di sviluppo che migliorano la magliatura della rete, ovvero avvicinano i punti di prelievo e di consumo. Le perdite si possono ridurre anche grazie al potenziamento di un tratto di rete, per esempio quando una linea a 380 kV ne sostituisce una a 150 kV sullo stesso percorso.

Con la completa realizzazione degli interventi previsti nel Piano di Sviluppo 2010, la diminuzione delle perdite alla punta potrebbe raggiungere un valore di potenza di 200 MW, cui corrisponde una riduzione delle perdite di energia nella rete valutata in circa 1.200 GWh/anno. Ipotizzando che la riduzione di tali perdite equivalga a una riduzione di produzione da fonti combustibili, Terna stima che detti interventi comportino una diminuzione di emissioni di CO2 che oscilla fra 500.000 e 600.000 tonnellate annue.

Il contributo principale alla riduzione delle emissioni di CO2 è dovuto ovviamente al potenziamento della connessione d'impianti di produzione da fonti rinnovabili considerati tra gli interventi del Piano di Sviluppo 2010. La produzione di energia da fonti rinnovabili ha rappresentato un potenziale energetico in forte crescita negli ultimi anni. In particolare, gli impianti di generazione da fonte eolica hanno registrato un incremento considerevole soprattutto nelle regioni meridionali e insulari del nostro Paese.

Durante il 2009 sono entrati in esercizio 30 nuovi impianti da fonte eolica per un totale di circa 1.100 MW di nuova potenza installata. Uno dei principali compiti di Terna è quello di pianificare i rinforzi della RTN al fine di favorire la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, cercando di superare gli eventuali vincoli di rete e di esercizio che rischiano di condizionare l'immissione in rete di tale energia, che gode del diritto di priorità di dispacciamento.

E su questa priorità vale la pena approfondire un secondo: gli obiettivi della Comunità Europea e la regolamentazione vigente in Italia convergono nell'assegnare priorità di dispacciamento all'energia elettrica di fonte eolica. Terna assicura cioè la priorità di dispacciamento riducendo nel normale esercizio le produzioni da fonti diverse da quella eolica, quali soprattutto la produzione termoelettrica, con vantaggi sia in termini di economicità che di sicurezza e di impatto ambientale.

Quindi più pale eoliche girano e meno camini delle centrali a olio combustibile e in subordine a carbone, sbuffano.

Tuttavia l'intermittenza della fonte eolica e la sua scarsa prevedibilità richiedono particolare attenzione nella programmazione, per evitare che la priorità per la produzione eolica possa creare dei problemi alla sicurezza e alla continuità del servizio.

Terna ha quindi avviato un processo quotidiano di previsione - e torna dunque ad essere manifesta l'importanza di investire in ricerca e sviluppo -  con orizzonte temporale di 72 ore, delle immissioni da fonte eolica. La previsione dell'immissione da fonte eolica consente di programmare con maggior accuratezza la produzione da fonti non rinnovabili, consentendo in particolare un miglior dimensionamento dei margini di riserva operativa del sistema e la conseguente riduzione delle emissioni di gas serra. Il Regolatore ha riconosciuto a Terna una specifica remunerazione incentivante finalizzata al raggiungimento di una adeguata accuratezza di previsione e nel 2009 l'accuratezza della previsione effettuata da Terna ah raggiunto il massimo del valore di incentivazione possibile nonostante il target progressivamente sempre più sfidante definito dal regolatore attraverso un meccanismo di retroazione al sistema elettrico nell'anno successivo di parte del beneficio ottenuto l'anno precedente.

Del resto nel 2009 l'immissione in rete di energia eolica ha registrato un notevole aumento rispetto a quanto rilevato lo scorso anno, arrivando a 6,0 TWh (+36% rispetto al 2008) contro i 4,4 TWh registrati nell'anno precedente (+19% rispetto al 2008).

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