[01/06/2010] News

Fao: «C'č bisogno di un'azione urgente contro i cambiamenti climatici»

ROMA. Secondo un gruppo di lavoro della Fao e dell'Onu incaricato di preparare gli "approcci" a lungo termine per l'attenuazione del cambiamento climatico «L'agricoltura può far parte della soluzione al cambiamento climatico nel rispetto e sostegno dei criteri dello sviluppo e della sicurezza alimentare nei Paesi in via di sviluppo. Tuttavia, per realizzare questo potenziale, sono necessarie delle discussioni e delle decisioni sistematiche e mirate per chiarire le possibilità di azione ed i sostegni corrispondenti».

La Fao sollecita misure urgenti per permettere davvero all'agricoltura di contribuire alla riduzione dei gas serra, all'attenuazione degli effetti del global warming ed all'aumento della resilienza s dei sistemi produttivi attraverso l'adattamento all'aumento delle temperature ed ai «capricci del clima previsti in numerose regioni del mondo tra le più povere».

All'apertura dei lavori dei climate change talks dell'Unfccc in corso a Bonn, la Fao ha presentato il suo "Programma di lavoro per l'agricoltura" come contributo alla preparazione del summit sui cambiamenti climatici che si terrà a Cancun, in Messico, a fine anno.

«Concretamente, la Fao chiede che le Parti accelerino la creazione di un programma di lavoro sull'agricoltura che affronti le questioni scientifiche, metodologiche e tecniche legate alla messa in opera di un'azione sull'attenuazione e l'adattamento al cambiamento climatico - spiega l'agenzia alimentare dell'Onu in un comunicato - Queste grandi questioni tecniche complesse dissimulano dei problemi pratici, soprattutto come misurare e verificare il contributo dei piccoli contadini individuali all'attenuazione dei gas serra ed all'intrappolamento del carbonio, o come garantire i modi per far loro arrivare i finanziamenti».

Secondo il rapporto della Fao «Bisogna chiarire queste questioni per fare in modo che milioni di piccolo agricoltori possano accedere a nuove fonti di finanziamento immediate ed a medio termine, per aiutarli ad adottare delle misure di attenuazione che favoriscano anche l'adattamento, la sicurezza alimentare e lo sviluppo».

Per Alexander Müller, direttore del dipartimento risorse naturali e ambiente della Fao, non ci sono dubbi: «E' fondamentale aiutare gli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo nell'attenuazione e nell'adattamento ai cambiamenti climatici. E la loro capacità di produrre a sufficienza per nutrire una popolazione mondiale che aumenterà a più di 9 miliardi di individui nel 2050 ch è in gioco, aiutandoci così anche a prevenire degli scenari climatici che potrebbero rivelarsi catastrofici».

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