[09/06/2010] News

Progetti eolici in toscana, risposta all'affermazione di Italia Nostra

In qualità di Presidente della Società "Euroepan Wind Farms Italy e parco eolico Monte Vitalba, ritengo opportuno fare chiarezza rispetto alle molte inesattezze affermate negli articoli e negli interventi pubblicati nelle settimane scorse, anche a firma della responsabilità di Italia Nostra Maria Rita Signorini, che nocciono all'ambiente, ledono il diritto a un'informazione corretta e onestae sono strumentali solo ad accrescere inutili e sterili polemiche.

Non è assolutamente vero che un palo eolico occupa 2 ha di terreno, non è vero che il movimento delle pale produce 110 decibel di rumore, non è vero che uccide gli uccelli, non è vero che non c'e vento. Vediamo qual è la verità.

Un palo eolico occupa un'area di 15m x 15m di fondazione (cioè appena il 2% di quanto affermato dalla Signorini) .
110 decibel di rumore corrispondono a un concerto rock, armi di fuoco oppure al rumore di una metropolitana. Il nostro parco eolico nel comune di Chianni a distanza di 2-5 metri genera un rumore di 55 decibel, che corrisponde al rumore di un ambiente domistico. A distanza di 300m si limita a 30-40 decibel, che è uguale al "rumore" d'ambiente di una biblioteca.

Dopo 6 anni di rilevazioni anemometriche in Toscana seri studi scientifici e tecnici, possiamo affermare che in Toscana il vento c'è, così come in Italia: Escludendo le aree sottoposte a vincolo E solo per l'eolico a terra, la potenzialità della Toscana è di circa 900 MW. Resta la disponibilità politica e la verifica di sostenibilità territoriale, per definire fino a che livello di produzione da energia rinnovabile si può arrivare e, in Toscana, il Piano Indirizzo Energetico Regionale lo ha definito.

Non posso esprimermi sul progetti eolici costruiti dagli altri impresi in Toscana, ma posso dimostrare che il nostro parco eolico nel comune di Chianni dalla messa in esercizio, dal gennaio 2007 finora, ha sempre avuto produzione superiore di 2.100 ore/anno, equivalente alla produzione dei migliori siti eolici a livello europei.

Dopo 5 anni di lavoro intenso per lo sviluppo dell'eolico in Toscana è riuscita a ottenere autorizzazione per la costruzione di 4 progetti eolici in Toscana. Per tutti i siti abbiamo rilevazioni anemometriche di 3-4 anni, che evidenziano ottima ventosita e fattibilità produtiva. Il primo di questi quattro cantieri è già stato aperto nel comune di Firenzuola (FI) ed entro luglio 2010 apriremo gli altri 3 cantieri previsti nella provincia di Pisa.

Avendo più di 20 anni di esperienza nel eolico sia come ingegnere specializzato, che come esperto in management e gestione finanziaria, posso anche affermare che un impianto eolico ha una vita fisica certificata di 20-25 anni, chiaramente esercitando sempre la manutenzione appropriata e necessaria. Non è assolutamente vero che sia necessaria la sostituzione delle parti principali degli aerogeneratori per difetti e/o guasti. In Danimarca e in Germania sono in funzione ancora impianti con più di 20/25 anni di vita. Ma è vero che si può decidere di sostituire un impianto eolico dopo una dozzina di anni, avendo la disponibilità di una tecnologia più efficace e competitiva (così come si cambia un computer vecchio di qualche anno).

Dal punto di vista della produzione di energia elettrica ogni singolo aerogeneratore da 2 MW di potenza installata può produrre energia per il fabbisogno di ca. 1000-1300 famiglie all'anno. Per quanto riguarda i tempi di ammortamento del capitale esposto per la realizzazione di un parco eolico il calcolo non è così semplice e semplicistico come, per esempio, Italia Nostra proclama. Vanno considerate voci come il costo del mutuo, gli impegni economico-finanziari verso il Comune e i proprietari dei terreni, ICI, il costo di gestione, servizio e manutenzione e, infine, le tasse. Comunque possiamo parlare di circa 10-12 anni di tempo per il ritorno dell'investimento.

E, infine, affrontiamo la questione relativa agli incentivi dovuti a chi produce energia da fonti rinnovabili: i certificati verdi. In altri paesi europei lo stato tassa chi produce energia da fonte convenzionale ma non chi produce energia pulita, basandosi sul principio " chi inquina paga". In Italia, invece, chi inquina continuando a produrre energia da fonti fossili non paga e chi produce energia da fonte energetica rinnovabile riceve incentivi.

Mentre in Italia si chiacchiera e ci si disinforma, il resto del mondo sta investendo nell'eolico. Questo è un segno positivo di vitalità del settore e delle scelte operate in molte parti del mondo Con l'eolico in Spagna si fa il 32% del fabbisogno nazionale, in Danimarca il 23%, in Germania il 18%, con l'obbiettivo di arrivare fino al 50% entro il 2020.

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