[15/06/2010] News

Il disastro del Golfo è già costato alla Bp 1,6 miliardi di dollari

LIVORNO. Secondo la multinazionale petrolifera Bp la marea nera provocata dall'esplosione e dal naufragio della sua piattaforma offshore nel Golfo del Messico le sarebbe già costata 1,6 miliardi di dollari. In un comunicato stampa la Bp spiega che la cifra si riferisce alle spese per la pulizia e il contenimento del greggio sulle coste, per i tentativi (non riusciti), di chiudere il pozzo che erutta il petrolio e per le somme versate alle comunità locali.

La Bp ha già pagato un risarcimento agli Stati rivieraschi della Florida, dell'Alabama e del Mississipi per 25 milioni di dollari ciascuno, mentre la Louisiana, lo Stato più colpito, ha avuto una prima tranche di 60 milioni. La Bp piange calde lacrima, ma gli ambientalisti dicono che ci vorrà molto di più per risarcire l'America della sua più grande catastrofe ambientale.

A definire i risarcimenti, individuando colpe, ritardi e magagne contribuirà probabilmente molto  la "commission on oil spill" che ieri è stata integrata con nuove nomine dal presidente Usa Barack Obama. I nuovi cinque membri della commissione presidenziale sono: Frances Beinecke G., Donald Boesch, Terry D. Garcia, Cherry A. Murray e Frances Ulmer. Frances Beinecke è l'attuale presidente del Natural Resources Defense Council, una Ong che promuove le politiche ambientali negli Usa e Uniti e in tutto il mondo.

Donald Boesch è il presidente del Center for evironmental sience dell'università del Maryland dove è anche docente di scienze Marine e vice Rettore per la Sostenibilità Ambientale per il sistema universitario del Maryland. Terry D. Garcia è il  vice presidente esecutivo per i mission programs della National Geographic Society è anche il responsabile dei core mission programs  della Society, compresi quelli che sostengono più di 400 ricerche scientifiche sul campo,  per la conservazione delle specie e per i progetti di esplorazione annuali.

Cherry Murray è preside dell'Harvard School of Engineering and Applied Sciences ed è anche Past President dell'American Physical Society. Fran Ulmer è rettore dell'Università di Anchorage in Alaska, la più grande università pubblica dell'Alaska. «Sono loro grato che abbiano accettato di servire nel lavoro per determinare le cause di questa catastrofe e mettere in atto le protezioni per la sicurezza e l'ambiente che sono necessarie per evitare che una catastrofe simile si ripeta in futuro» si legge in una dichiarazione di Obama diffusa dalla Casa Bianca.

La "commission on oil spill" é una commissione bipartisan che é stata istituita con un decreto legge ed é co-presieduta dall'ex governatore della Florida ed ex senatore Bob Graham e dall'ex amministratore della Environmental Protection Agency William K. Reilly. Per quanto riguarda le nuove nomine fatte da Obama, si tratta di personaggi con una grande esperienza ambientale e in alcuni casi molto vicini (quando non ne fanno addirittura parte) alle associazioni ambientaliste statunitensi che con la marea nera stanno diventando sempre più influenti e battagliere.

La Casa Bianca intanto spera che il discorso del presidente Barack Obama oggi alla Nazione rappresenti un "punto di svolta" nella crisi della marea nera. Lo ha detto - riportano le agenzie - un alto funzionario dell'amministrazione presentando l'appuntamento di stasera dall'Oval Office. «Il discorso coincide con un punto di svolta nella perdita di greggio e il presidente delineerà i piani per andare avanti», ha detto la fonte secondo cui Obama tratterà quattro punti: 1) cosa fare del petrolio fuoriuscito dal pozzo e per disinquinare le regioni colpite; 2) i passi da prendere per i risarcimenti; 3) i cambiamenti necessari per assicurare che il disastro non si ripeta mai più; 4) la necessità di ridurre la dipendenza dal petrolio e dai combustibili fossili. 'Il presidente capisce bene le sfide ed ha un piano chiaro per affrontarle'', ha detto la fonte della Casa Bianca.

Il presidente delinerà il suo piano per far fronte alla marea nera del Golfo del Messico, ma anche l'approccio a nuove politiche energetiche per ridurre la dipendenza del'America dai combustibili fossili. Lo ha anticipato il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs, anticipando alle tv americane i temi del discorso di oggi dall'Ufficio Ovale. Il discorso di Obama, al rientro dal Golfo, è in programma alle 20 di Washington, le due di notte in Italia.

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