[23/06/2010] News toscana

La Regione Toscana dice no al fermo pesca di Galan

FIRENZE. L'assessore all'agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori ha criticato la decisione dell'unità di crisi istituita dal ministero delle politiche agricole Galan che blocca temporaneamente la pesca a strascico e volante dal 1 al 30 settembre per i pescatori da Brindisi a Imperia, quindi anche per quelli toscani, e dal 2 al 31 agosto per quelli da Trieste a Bari. La pesca del gambero di profondità di Ionio, mar Ligure, Tirreno e Canale di Sicilia, si fermerà per 30 giorni cumulativi al termine del periodo di pesca.

«La sospensione obbligatoria della pesca in un mese importante per le imprese - dice Salvadori - invece di diminuire le difficoltà del settore, acuisce il peso della crisi e rischia di provocare una ulteriore contrazione del numero delle nostre barche da pesca». Per la sospensione è prevista una compensazione finanziaria alle imprese e la cassa integrazione straordinaria in deroga per gli imbarcati.

Ma l'assessore dice che «La Regione Toscana considera assolutamente inadeguata la proposta e ha manifestato il suo dissenso votando contro il provvedimento, accogliendo in tal modo la richiesta dei nostri pescatori sempre più determinati a voler continuare la loro attività lavorativa senza arresti che creano distorsione del mercato. Se c'è la necessità di un periodo di sospensione in modo di dare al mare la possibilità di un recupero biologico questo deve essere programmato in modo flessibile all'intero dei piani di gestione della pesca concertati con le Regioni. E in ogni caso, per sostenere il reddito dei pescatori, sarebbe stato senza dubbio più efficace una riduzione dell'Iva sul pescato dal 10 al 4%, come chiedono da anni le associazioni di categoria, o mettere in campo ammortizzatori sociali ben più consistenti. Da parte nostra continueremo a dare sostegno al settore concordando con le associazioni quegli interventi necessari a garantire la prosecuzione dell'attività e soprattutto a sostenere presso la Ue la richiesta delle deroghe già presentate al regolamento per pesche speciali (rossetto e bianchetto), e le distanze di pesca dalla costa». Le misure tecniche contestate dalla Regione Toscana prevedono anche il divieto di pesca con lo strascico e volante il sabato, la domenica ed i festivi.

Salvadori scavalca Lega Pesca, aderente alla Lega delle Cooperative, che definisce il provvedimento di Galan «Una sintesi ragionevole» frutto di un confronto sofferto e serrato.

Secondo Lega Pesca «Rimane ancora aperto il problema legato alla evidente disparità di disponibilità finanziarie tra le Regioni in Obiettivo Convergenza, che disporrebbero delle necessarie risorse per la copertura dell'intero periodo di fermo, e le Regioni Fuori Obiettivo convergenza, le cui risorse Fep sono del tutto insufficienti. Secondo l'ipotesi di lavoro rilanciata da Lega Pesca, per una copertura dell'intero periodo di fermo, omogenea su tutto il territorio nazionale, per evitare discriminazioni tra le flotte, non dovrebbe essere escluso il ricorso a fondi aggiuntivi della programmazione regionale, secondo le previsioni del decreto legislativo 154/04, o a quota parte delle Fondo Unico, che raccoglie le risorse statali decentrate alle Regioni per i settori agricoltura e pesca. L'auspicio è che possa essere raggiunto un accordo tra le diverse Autorità regionali».

La Lega Pesca, pur votando a favore del provvedimento, ha richiamato l'attenzione su un altro aspetto: «La necessità di prolungare il periodo delle misure tecniche post fermo a 10 settimane, anziché 8.Ciò ritenendo insufficienti i 30 giorni consecutivi, ai fini della reale e concreta azione di tutela eco biologica che lo stato di sofferenza delle risorse richiederebbe. Pur giudicata buona, sono mancate le condizioni per vedere accolta tale proposta».

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