[23/06/2010] News

Il pasticcio di Pomigliano e quisquilie annesse

AREZZO. Considerata la quisquilia (di cui gli antagonisti a-progettuali di professione non si sono accorti) per la quale spostare la produzione della Panda a Pomigliano significa qualcosa per gli operai polacchi che la producono attualmente; considerata la quisquilia dei diritti (per la quale ai realisti sembra acqua fresca) ma anche quella dei doveri (... per cui la produttività non è una invenzione del padrone); considerata la quisquilia del futuro dell'auto, della saturazione dei mercati, della massa critica dei volumi produttivi (di cui la Fiat poco o nulla dice); considerata la parte codina giocata dal governo (senza ministro dell'economia)...

Considerato tutto ciò la questione non mi sembra sia risolvibile con titoli e slogan ma se si dovesse chiamarla in qualche modo la si potrebbe chiamere "pasticcio"!

E alle persone di buon senso suggerirei di riaprire il tavolo sapendo che da questa situazione non si esce (proprio non si esce) senza un compromesso che salvi il lavoro (e la dignità) di oggi ma che includa anche il lavoro a rischio di domani (ovvero finanziamenti in ricerca, innovazione di processo e di prodotto orientate alla mobilità sostenibile).

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