[02/07/2010] News

Rifiuti: Palermo di nuovo in emergenza, gli italiani pagano e la Germania ringrazia

GROSSETO. Palermo e i suoi lidi, Mondello e l'Addaura, stanotte sono stati teatro di incendi. Molti i roghi di rifiuti che sono stati appiccati in vari punti di Mondello:  nella piazza principale, nelle strade residenziali dove sorgono le villette della Palermo bene che con la calura si trasferisce al mare e dove però si sono trasferiti anche i problemi che di nuovo da mesi stanno mettendo in emergenza il capoluogo siciliano e non solo. Tanto che il Governatore Raffaele Lombardo (Nella foto), mercoledì  non aveva escluso la dichiarazione dello stato di emergenza e ieri è andato a Roma per discuterne con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso e con il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, ma è rientrato con un nulla di fatto.

Il motivo della mancata intesa pare essere la questione dei termovalorizzatori. «Puntiamo sul nuovo piano dei rifiuti a partire dalla differenziata.- ha scritto Lombardo sul suo blog-Non escludiamo la termovalorizzazione anche per la produzione di energia elettrica ma non sarà un sistema fondato sui termovalorizzatori» e aggiunge: «Se la condizione che il governo e il ministero dell'ambiente pone è che tutto debba concludersi se non con cinque magari con tre o quattro termovalorizzatori da 500mila tonnellate, non si può pretendere che, dopo aver smantellato un piano sul quale lo zampino della mafia c'era, che il potere straordinario debba servire perché quel piano lo esegua io. Questo non lo consentiremo mai. Anche perché sappiamo con certezza matematica che non pochi dei rivolgimenti che sono successi contro questo governo sono dovuti a questa scelta di pulizia, di legalità e di buona amministrazione che abbiamo fatto».

Il nuovo piano rifiuti approvato dalla Assemblea regionale siciliana  ha bloccato la costruzione dei quattro impianti previsti dal piano Cuffaro del 2002,  le cui gare di appalto per la realizzazione sono state ritenute illegittime dalla Corte europea nel 2007.

Tutti e tre gli scenari previsti nel nuovo piano rifiuti approvato a marzo hanno infatti due punti in comune: l' incremento della raccolta differenziata che è attualmente al 6% e che dovrebbe arrivare al 65 % entro il 2015, considerando una produzione annua di rifiuti pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, e nessuna indicazione riguardo al numero degli impianti di incenerimento da costruire (contemplati per altro in un solo scenario dei tre). La decisione sul come e quanti inceneritori realizzare, infatti, viene rimandata  «solo dopo aver avviato la differenziata, in modo da parametrare i termovalorizzatori alla reale esigenza di rifiuti indifferenziati da smaltire».

Comunque è definitivamente decaduta l'ipotesi dei quattro impianti previsti nel precedente piano.

Ma intanto la situazione palermitana è diventata davvero bollente e non sono messe certo meglio le altre province: in tutta l'isola, ha spiegato l'assessore per l'Energia Pier Carmelo Russo alla commissione nazionale d'inchiesta giunta in Sicilia a fine giugno, sono tre le discariche con una capienza di medio-lungo termine sono soltanto tre, ovvero Catania, Messina ed Enna, mentre le altre sono quasi sature. La situazione peggiore è sicuramente quella della discarica di Bellolampo, a Palermo, per la quale il prefetto ha firmato l'autorizzazione per l'utilizzo della quinta vasca, che a detta di Amia, l'azienda che la gestisce, avrà una autonomia di tre mesi.

La soluzione che intanto è stata prospettata dallo stesso sindaco Diego Cammarata, e accolta dall'Assemblea regionale è quella di inviare i rifiuti di Palermo in Germania.

E sembra che  l'assessore regionale all'Energia e ai servizi di pubblica utilità, Pier Carmelo Russo, stia già predisponendo un bando-quadro per tutti gli Ato rifiuti della provincia di Palermo, al fine di individuare privati che siano disposti a prendere i rifiuti e trasportarli, via ferrovia, alle piattaforme del Nord Europa, ovviamente dietro compenso, dove verranno bruciati.

E ancora una volta mentre i cittadini italiani pagano due volte per le inefficienze del sistema politico-amministrativo, in Germania ci guadagnano due volte: per il pagamento del servizio di smaltimento dei rifiuti e per l'energia che ci producono.

Torna all'archivio