[07/07/2010] News toscana

Bramerini fa il punto su futuro Consorzi di bonifica e Testo unico sulla difesa del suolo

FIRENZE. Riusciranno i Consorzi di bonifica toscani ad avere in questa legislatura una riorganizzazione (amministrativa e delle loro funzioni) da ottenere all'interno di una legge complessiva sulla difesa del suolo? Vedremo, ma l'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini sta provando a dare alcune risposte in tal senso. Intanto davanti alle commissioni regionali Agricoltura e Ambiente e territorio ha dichiarato che è necessaria  una proposta di legge, da approvare in tempi brevi, per sospendere le procedure elettorale dei Consorzi di bonifica che dovrebbero rinnovare i propri organi alla fine del mese di settembre. Lo stop delle procedure elettorali (con il probabile commissariamento) servirà, proprio ad affrontare l'iter legislativo per procedere alla riorganizzazione complessiva dei Consorzi, all'interno del Testo unico della difesa del suolo «perché essi, hanno la competenza sulla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere idrauliche» ha chiarito l'assessore.

Poi Bramerini, sollecitata da una mozione presentata dal consigliere Marco Carraresi (Udc) sul riordino dei Consorzi ha spiegato:«la Regione Toscana ha adeguato la propria legislazione sulla base dell'evoluzione normativa imposta dalla legge Finanziaria 2008 e dal Decreto legislativo 2007 poi convertito in legge. Sulla base di questo, è stato ridotto il numero degli amministratori dei Consorzi e si è previsto l'indennità di carica per il solo presidente. Fanno eccezione alcune realtà, dove lo Statuto prevede un'indennità anche per il vicepresidente, la quale è però stata fissata al 25% di quella riconosciuta al presidente. Inoltre, è stato avviato il lavoro per uniformare la gestione dei Consorzi e per determinare l'entità del tributo che i cittadini devono pagare».

L'assessore ha poi ricordato che la Toscana è suddivisa in Comprensori regionali e interregionale su cui operano 13 Consorzi di bonifica, 13 Comunità montane e 8 Consorzi interregionali. Alle province spettano i compiti di vigilanza e il parere sulla pianificazione delle attività dei Consorzi. I Consorzi e le Comunità montane contano 540 dipendenti e nel 2009 gli introiti impositivi hanno portato nelle loro casse 60 milioni. «Un terzo di questi - ha continuato l'assessore - sono stati impiegati per le spese di personale e funzionamento, mentre i due terzi sono stati destinati agli interventi sul territorio».

Bramerini ha infine ricordato che sulla base della legislazione nazionale vigente «non è possibile prevedere, come qualcuno richiede, l'abolizione dei Consorzi di bonifica. Riduzioni e accorpamenti possono essere però previsti in fase di riordino legislativo da farsi, attraverso l'adozione del Testo unico per la difesa del suolo». La proposta pare che sia stata ben accolta dalle due commissioni regionali.

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