[08/07/2010] News

Cartello di multinazionali giapponesi per esportare il nucleare

LIVORNO. Un consorzio di 6 grandi imprese giapponesi (Tokyo Electric Power, Chubu Electric Power,  Kansai Electric Power, Toshiba Corporation, Hitachi e Mitsubishi Heavy Industries) ha istituito un nuovo ufficio per arrivare alla fondazione di una nuova grande company chiamata "International Nuclear Energy  Development of Japan". Che si occuperà delle attività, dei progetti e delle proposte di centrali nucleari nei Paesi emergenti e in via di sviluppo.

In un comunicato le 6 imprese spiegano la genesi di questa mega joint venture: «Un "planning committee", definito dagli enti giapponesi che hanno  un interesse per l'energia nucleare (METI, compagnie elettriche: Tokyo, Chubu e Kansai,  e i costruttori di impianti: Toshiba, Hitachi e Mhi), a giugno ha preso in considerazione una proposta di  partenariato pubblico-privato che avrà lo scopo di ricevere le commesse  dei progetti di   centrali nucleari in Vietnam. La decisione di istituire il predetto ufficio prima del lancio della nuova entità societaria è stato presa per garantire la rapida esecuzione delle attività di promozione. L'avvio ufficiale di  "International Nuclear Energy  Development of Japan" è prevista per l'autunno del 2010, per poi essere seguito  dalla proposta di un pacchetto completo che permetterà la diffusione delle tecnologie e del know-how giapponesi che abbiamo sviluppato per molti anni. In conformità con le esigenze e le aspettative del Vietnam e altri Paesi emergenti, questi includeranno la costruzione delle attuali centrali nucleari , O & M e lo sviluppo delle risorse umane, il tutto sarà sostenuto da un  supporto legislativo e finanziario  da parte del governo giapponese».

Infatti, a giugno è stato istituito un comitato di pianificazione tra i 6 giganti industriali e il ministero giapponese dell'economia, del commercio e dell'industria che ha preso in considerazione una proposta pubblica-privata  per le commesse della prima centrale nucleare in Vietnam.

Secondo quanto scrive World Neclear News, il nuovo ufficio avrà tre divisioni: Vietnam, Business (Bwr/Pwr) e General Affairso sviluppo delle risorse umane.

Gli yen pubblici giapponese andranno a sostenere la cosa verso il nucleare del Vietnam, certificata con la firma di un memorandum di cooperazione per lo sviluppo di infrastrutture e per la salvaguardia e la sicurezza nucleare da parte della Vietnam Agency for radiation and nuclear safety (Varans) e le Japan atomic energy agency (Jaea). Secondo quanto sim legge su   Atoms in Japan, «Il memorandum vedrà l'Jaea utilizzare la propria conoscenza ed esperienza nello sviluppo delle infrastrutture nei settori della salvaguardia e della sicurezza nucleare per aiutare il Vietnam nel suo progetto di introdurre l'energia nucleare entro il 2020».

La firma del memorandum era stata preceduta da un seminario di 2 giorni sulle misure di salvaguardia nucleare organizzato a fine giugno ad Hanoi, la capitale vietnamita, da Varans ed Jaea.

I liberisti giapponesi hanno fretta di contrastare, con i soldi dello Stato, la concorrenza cinese in campo nucleare e il Vietnam comunista ha fretta di diventare una potenza regionale, anche atomica, per contrastare la sempre più asfissiante egemonia cinese. Due ambizioni pericolose che si incontrano nella prima centrale nucleare di quello che rimane ancora uno dei Paesi più poveri dell'Asia.  

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