[15/07/2010] News toscana

Tre senatori Pd e il Wwf chiedono alla Prestigiacomo di bloccare la gara di motonautica nel Santuario dei cetacei

LIVORNO. Dopo l'allarme lanciato ieri da Legambiente sullo svolgimento, dal 27 al 30 luglio, di una competizione motonautica, il Primatist Trophy 2010, tra l'Arcipelago Toscano e le coste grossetane, praticamente in tutto il settore meridionale toscano del Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos, intervengono i  i senatori del Partito democratico Francesco Ferrante, Roberto Della Seta (Nella foto) e Raffaele Ranucci, che sulla questione hanno presentato un'interrogazione parlamentare.

Per i tre esponenti del Pd «Far svolgere una gara di motonautica nel Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos, nel mare compreso tra la Toscana, la Sardegna, la Corsica e la Provenza è con tutta evidenza una manifestazione insensata, un atto di pirateria compiuto all'interno di un'area marina teoricamente protetta da un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco. Il Ministro dell'Ambiente deve intervenire per bloccare questa folle gara che si vuole tenere nel tratto di mare che ospita il maggior numero di cetacei dell'intero bacino mediterraneo. Nell'Arcipelago Toscano non bastavano il lavaggio delle cisterne a mare, il passaggio di petroliere e navi pericolose e  la presenza di containers affondati:si vuole addirittura far sfrecciare dei bolidi del mare con motori da 750 cavalli quando nel Santuario dei cetacei vi è il divieto alle gare di motonautica».

Secodo i tre senatori «Autorizzando il Primatist Trophy si abbatterebbe l'unica prescrizione ufficiale, in un quadro di vincoli molto blandi,  a tutela dell'area marina protetta più grande d'Europa. La vicenda dimostra che andrebbe assicurato, da parte del Ministero dell'Ambiente, il funzionamento del Comitato di Pilotaggio, l'Ente con sede a Genova che dovrebbe gestire Pelagos, il cui stallo è dovuto anche alle inadempienze del Governo».

Per questo Ferrante, Della Seta e Ranucci chiedono che «Il Ministro Prestigiacomo intervenga d'autorità, coinvolgendo il suo omologo francese, e blocchi la gara, in nome della tutela dei nostri mari e della legalità».

E sulla questione interviene anche il Wwf: «Eventi impattanti come le gare di motonautica previste a fine luglio nelle acque che coincidono con l'area del santuario Pelagos per i cetacei, il Parco Nazionale e il Parco Regionale (P.R.Maremma), rappresentano per il Wwf un vero sfregio rispetto al primo degli impegni che le parti contraenti avevano sottoscritto in occasione dell'istituzione del Santuario.

Le acque tra l'isola d'Elba e la costa toscana tra Talamone e Argentario vedrebbero sfrecciare bolidi inquinanti e rumorosi che prterebbero disturbo ai cetacei e alla già rara foca monaca.


Il Santuario Pelagos da Montecarlo e per gran parte del Tirreno settentrionale dovrebbe proteggere i cetacei e tutta la biodiversità marina.

Tra le regole auree del Santuario vi è infatti quella di "garantire uno stato di conservazione favorevole dei mammiferi marini proteggendoli, insieme al loro habitat, dagli impatti ambientali negativi diretti o indiretti delle attività umane".

Nell'Anno della Biodiversità il Wwf chiede che il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare renda operativa al più presto la "cabina di regia" internazionale istituita ma ancora del tutto inefficiente e non in grado di garantire la gestione efficace del Santuario e il rispetto degli obiettivi che sono stati stabiliti nelle Linee guida tra Italia, Francia e Principato di Monaco sin dal 2003 nella Prima Conferenza delle Parti Contraenti.

L'assenza di una gestione coordinata e unitaria tra i 3 paesi, infatti, non permette di far decollare l'area marina protetta e mettendola in grado di affrontare le minacce reali, tra cui quello di gare off shore o la mancata gestione del traffico marittimo (commerciale e turistico) e della pesca insostenibile. Difesa dall'inquinamento e tutela delle specie marine sono obblighi internazionali sanciti anche dalla Convenzione di Barcellona (Convenzione per la protezione del Mar Mediterrano dai rischi dell'inquinamento) e dall'Accordo Accobams (Accordo per la tutela dei cetacei nel Mediterraneo, mar Nero e aree contigue dell'Atlantico).

Il santuario Pelagos, è la prima e più estesa area protetta del Mediterraneo, istituita per la tutela dei cetacei e della biodiversità marina del Tirreno settentrionale. Il Wwf che sta svolgendo proprio in questi mesi la campagna con lo slogan "Il Mediterraneo ci sta chiedendo aiuto", ricorda che i cetacei già soffrono per altri impatti pesanti come la navigazione di petroliere. Sebbene oggi queste navi nel Mediterraneo siano tutte a doppio scafo, quindi più sicure, purtroppo continuano a effettuare il lavaggio delle cisterne in mare, nelle acque internazionali, uno sversamento che ogni anno equivale al danno dell'incidente dell'Exxon Valdes in Alaska».

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