[20/07/2010] News

Presente e futuro: il marketing sposa le rinnovabili e il paradigma relazionale si evolve

ROMA. Le energie rinnovabili sono entrate in una nuova fase, nel senso che non sono più materia esclusiva dei tecnici ma sono entrate nel dibattito delle persone qualunque. I convegni e i seminari su questo tema non si svolgono più all'interno delle scuole di ingegneria ma nei luoghi della vita quotidiana. Musei, teatri, centri commerciali, centri sportivi: ogni luogo è quello giusto per dissertare di efficienza energetica ed energie rinnovabili.

Basta andare a vedere i siti web delle squadre di football o di basket americano per capire cosa sta accadendo. Molti di questi siti hanno una sezione "ambiente" dove vendono mini-impianti di produzione di energia rinnovabile con il loro marchio. E i campioni sportivi sono testimonial di questi impianti. Non più merchandising sportivo esclusivamente con le magliette e i capi di abbigliamento!
Cambia tutto: il linguaggio e gli stili di comunicazione. E dobbiamo aggiornare i tradizionali numeri con cui si giudicavano le politiche e si misurava l'efficacia delle scelte energetiche. Cittadini e tecnici hanno differenti unità di misura e parametri in base ai quali scelgono di comprare o meno un impianto.

D'altra parte gli impianti sono convenienti a taglie sempre più piccole che possono essere vendute al supermercato e la mediazione del tecnico fra cittadini e tecnologia diventa secondaria. E i grandi centri commerciali fanno politiche di marketing basandosi sulle emozioni e sull'attitudine al consumo piuttosto che sul rendimento e le prestazioni ingegneristiche di un impianto.

Ma questo è solo l'inizio del cambiamento. Le nuove generazioni (i nativi digitali) hanno strutture di pensiero e comportamenti diversi da noi e questo sta provocando una ridefinizione più generale dei sistemi di comunicazione.

Si modifica il paradigma relazionale: ad esempio la televisione e il cinema cambiano e invertono i loro ruoli. Al cinema si proiettano documentari, che sembrava un territorio noiosamente relegato a un pubblico notturno, e in televisione si finge la realtà (reality show) descritta dal film The Truman Show. I giornali perdono di credibilità fra i giovani a vantaggio di internet e il premio Pulizer viene assegnato ad un sito web.

Ed infine il teatro attira sempre più persone e viene considerato come un luogo in cui riflettere insieme: una moderna scuola peripatetica di aristotelico sapore. Filosofi e storici hanno occupato i teatri e, recentemente, con un gruppo di amici abbiamo portato anche l'energia a teatro.
L'esperimento ha coinvolto soprattutto giovani che devono scegliere il loro futuro e che possono essere protagonisti anche del nostro.

E' nelle università che nascono gli imprenditori e i ricercatori che lavoreranno nel settore delle tecnologie, ed è a loro che dobbiamo rivolgerci per svolgere un ruolo di guida che l'età e l'esperienza ci assegnano. Ma l'innovazione e la ricerca appartengono ai giovani! Devono solo sapere quale è il campo ed avere il nostro conforto.

L'esperimento è stato esaltante sia per noi che per il pubblico e questo deve far riflettere su come cambiare il modo di rapportarci con le persone se vogliamo accelerare questa transizione energetica verso le energie rinnovabili e l'efficienza energetica.  

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