[23/07/2010] News

Tagli ai parchi, Wwf e Lipu chiedono: "È la fine del ministero dell'Ambiente?"

FIRENZE. Sono scese in piazza oggi contro i tagli del governo ai parchi nazionali, due importanti associazioni ambientaliste. Wwf e Lipu ritengono (a ragione) che il taglio del 50% ai finanziamenti dei parchi nazionali, previsto dalla manovra economica, rischi di compromettere la sopravvivenza di 23 aree di tutela della biodiversità (1 milione 437 mila ettari di territorio), dove vivono molte specie animali e vegetali.

Inoltre in queste aree sono garantiti servizi (ad esempio la protezione dal rischio idrogeologico) e mantenuto un indotto economico legato al turismo in cui trovano occupazione molte persone.

«Nel 2010 Anno della biodiversità sarebbe davvero assurdo cancellare i parchi con il colpo di scure di
un taglio indiscriminato e irresponsabile, subito dopo la celebrazione della prima Conferenza nazionale per la biodiversità del maggio scorso, e proprio mentre sta per vedere la luce la Strategia nazionale, che assegna ai parchi un ruolo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di conservazione imposti anche all'Italia dagli accordi internazionali - sottolineano Wwf e Lipu - Il taglio dei parchi è un pessimo biglietto da visita del nostro Paese in vista del vertice mondiale sulle biodiversità, che si svolgerà ad ottobre a Nagoja in Giappone, ed è un falso risparmio: il taglio è di solo 25 milioni di euro».

Le due associazioni ambientaliste a fianco di dipendenti, professionisti, addetti alla vigilanza, educatori ambientali impegnati nei Parchi, sono scese in piazza per chiedere a gran voce al Governo di investire nell'ambiente e nella biodiversità. Il trend degli ultimi anni però lascia vane speranze: già due anni fa, nei tagli alle spese dei dicasteri contenuti nel primo decreto Tremonti (dl 112/2008), il Governo aveva deciso che dal 2009 al 2011 i fondi del ministero dell'Ambiente sarebbero stati ridotti del 52%, con una riduzione di 678 milioni di euro sui 1.300 milioni di euro realmente disponibili nel 2008 informano le associazioni. Inoltre in occasione della discussione sulla Legge Finanziaria 2010, è emersa una situazione ben più preoccupante segnalata dallo stesso ministro Stefania Prestigiacomo.

Un ridimensionamento che stava facendo passare il bilancio del Ministero dell'Ambiente dai circa 1.700 milioni di euro garantiti nel 2008, ai 1.265 milioni del 2009, ai 738 milioni circa del 2010, per arrivare a 590 milioni di euro nel 2011: un dimezzamento in soli due anni del bilancio del dicastero e una riduzione di 2/3 in tre anni.

«È la fine del ministero dell'Ambiente?- chiedono Wwf e Lipu- I parchi rappresentano una delle competenze di maggior rilievo di questo dicastero. Con i previsti tagli ai parchi, il Governo incasserà il risultato di un'azione intollerabile di riduzione progressiva della capacità operativa in campo ambientale» hanno concluso Wwf e Lipu.

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