[27/07/2010] News

Un raggio di sole per i terremotati in Abruzzo

LIVORNO. La ricostruzione de L'Aquila non procede certo spedita, ma ogni tanto qualche buona notizia arriva. E' di oggi la conclusione dell'operazione "Barete 2010": in poche settimane Greenpeace, con la preziosa collaborazione di Wagner, Cooperativa Sociale Reseda, Solar 3, CIRSP-Università La Sapienza e Comune di Barete, ha installato a Barete, un piccolo comune a circa  18 km da L'Aquila, 14 impianti di solare termico in altrettanti moduli abitativi assegnati a nuclei familiari di sfollati dal terremoto dell'aprile 2009. Grazie a un investimento di circa 30.000 euro (3/4 di Greenpeace, 1/4 del Comune di Barete), adesso 14 famiglie hanno l'acqua calda. Purtroppo, però, la ricostruzione post terremoto è stata finora  un'occasione mancata per dare un grande impulso alle rinnovabili in Italia.

Come dimostra il briefing "Ombre su L'Aquila" - fa sapere Greenpeace -  il tasso di solarizzazione della ricostruzione in Abruzzo, anche se maggiore della media italiana (ovviamente: in questo caso si tratta di un 100% di nuove costruzioni) è inferiore non solo rispetto a quello di alcuni Paesi europei (come l'Austria) ma anche molto indietro per quel che riguarda le proiezioni al 2020 delle principali associazioni del settore (Assolterm per il solare termico e GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, per i pannelli fotovoltaici).

«I tetti solari in Abruzzo - sostiene Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia - sono troppo pochi. Bisognerebbe metterne 10 volte di più nel solare termico e 2-3 volte di più per il fotovoltaico. È incredibile che non ci sia stato alcun intervento sugli edifici pubblici, ma solo interventi spot su alcune categorie di progetti per l'edilizia privata. Sui lavori di ripristino di edifici lesionati non è previsto poi alcun incentivo specifico per dare un impulso alle rinnovabili e all'efficienza».

Rinnovabili e efficienza energetica devono essere i pilastri per un futuro energetico sostenibile in Italia e in Europa: proprio in questi giorni i Primi Ministri di Inghilterra, Germania e Francia hanno dichiarato di essere pronti a portare al 30% i tagli alle emissioni di CO2 entro il 2020, rinforzando gli impegni dell'Unione europea contro il cambiamento climatico. L'Italia, invece, continua a proteggere i grossi interessi (petrolio, nucleare e giganti dell'edilizia) mettendo a rischio il nostro futuro climatico.

 

Link al video "Greenpeace porta un raggio di sole in Abruzzo": http://www.youtube.com/watch?v=S6YYrGjfTrY

Link al briefing "Ombre su L'Aquila": http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/report-barete.pdf

Torna all'archivio