[04/08/2010] News

Continua l'aumento delle tariffe elettriche nella Francia nucleare

LIVORNO. Una delle promesse del Rinascimento nucleare italiano é che l'elettricità finalmente costerà poco, non ci saranno aumenti e come esempio ci viene portata sempre la Francia.

Eppure il governo francese ha appena chiesto alla Commission de Régulation de l'Énergie (Cre) di esprimersi sul decreto che dal 15 agosto porterà le tariffe regolamentate di vendita di elettricità ad un aumento medio del 3,4 %. Un comunicato congiunto dei ministeri dell'ecologia e dell'economia francesi spiega che «Per le famiglie l'aumento medio delle tariffe sarà del 3,0% cioé una rivalutazione, fatta la deduzione dell'inflazione, limitata a circa l'1,5%. Per le piccole, medie e grandi imprese che beneficiano di tariffe regolamentate, l'evoluzione sarà rispettivamente die + 4,0%, + 4,5%, + 5,5%. Per le imprese che beneficiano del TaRtam (Tarif Réglementé transitoire d'ajustement au marché), l'aumento sarà di + 0,6%».

Il governo di Parigi iscrive gli aumenti nella politica avviata nel 2009 di tariffe regolamentate differenziate tra le varie categorie di consumatori e spiega che «L'evoluzione delle tariffe regolamentate di vendita dell'elettricità tiene conto dell'aumento del ritmo degli investimenti nelle reti e nel parco produttivo. Questo deve permettere alla Francia di assicurare sul lungo termine l'integrità del suo sistema elettrico e la sua sicurezza di approvvigionamento energetico».

Quello che però il governo non può negare è che la promessa di stabilità delle tariffe elettriche sia stata infranta e che anzi sia in rapida crescita. Infatti nell'agosto 2009 c'era già stato un aumento medio del 2,3%, cioè l'1,9% per le famiglie e dal 4 al 5% per le imprese; nel 2008 l'aumento medio era stato del 2% e nel 2007 dell'1%.

Tradotto in soldoni, e al netto dell'inflazione, i contribuenti francesi stanno pagando in bolletta il disastro dell'Epr (2 miliardi di euro di costi in più per Flamanvillee le disavventure di Areva e probabilmente negli aumenti gioca anche un forte ruolo l'aumento degli investimenti (e la campagna acquisti, anche della stessa Areva) realizzati da Edf. Che queste due multinazionali siano anche statali é un altra stranezza dell'energia francese.

Comunque i due ministeri tengono a sottolineare che «il carattere moderato del movimento tariffario permette di mantenere per i consumatori francesi dei prezzi molto competitivi, dal 25 al 35% meno elevati della media europea. La Cre dovrebbe formulare il suo avviso sul movimento tariffario entro i prossimi giorni, perché sia effettivo al 15 agosto».

Il governo francese ha anche annunciato per i prossimi mesi un rafforzamento del dispositivo delle tariffe di prima necessità e dovrebbe proporre un aiuto supplementare fino al 10% sul consumo di elettricità delle famiglie meno agiate.

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