[17/08/2009] News

La mancata depurazione affonda l'Italia di Goletta verde

GROSSETO. Goletta Verde di Legambiente finisce a Capalbio il suo viaggio di due mesi con un bilancio piuttosto pesante riguardo alle situazioni critiche che minacciano il mare italiano. Sono ben 100 le aree critiche per effetto di uno scarso sistema di depurazione, soprattutto in Calabria e in Campania ma che nel complessano riguarda ben 18 milioni di italiani, che crea forti problemi d'inquinamento Un tour quello di Goletta Verde, lungo oltre 2.000 miglia e articolato in 23 tappe, condotto grazie al contributo del 5 per mille dei cittadini, per monitorare la salute del mare, denunciare i casi di mala gestione e gli abusi edilizi sui litorali.

In questa XXIV edizione, la storica campagna di Legambiente ha puntato i riflettori sui punti critici dell'ecosistema marino-costiero, analizzando le foci dei fiumi e i tratti di mare interessati da fenomeni di inquinamento, dalla mancata o scarsa depurazione agli scarichi illegali, ma anche le coste deturpate dal cemento vista mare e minacciate da nuovi appetiti speculativi. E il bilancio di questo viaggio è tutt'altro che positivo: sono risultati gravemente inquinati l'81% dei campioni di acqua analizzati dai biologi dell'associazione, con valori di inquinanti microbiologici oltre i limiti di legge per il restante 19% dei punti monitorati.

I fiumi del paese si trovano quindi ad essere succubi di scarichi inquinanti provenienti da reflui non depurati e a loro volta a riversare il proprio carico inquinante in mare, delineando il quadro di una vera e propria emergenza nazionale.
Una situazione di cui le principali responsabilità - secondo Legambiente-vanno attribuite ai comuni che scaricano i propri reflui nei corsi d'acqua senza effettuare un'adeguata depurazione o senza depurare affatto.

La conferma di questo desolante quadro la si trova nell'imminente avvio della procedura d'infrazione europea per il mancato trattamento delle acque reflue in ben 525 comuni italiani con oltre 15mila abitanti e dal Rapporto Blue Book 2009 di Utilitatis e Anea secondo il quale l'85% degli italiani è servito dalla rete di fognatura e solo il 70% da un impianto di depurazione.

«Le conseguenze di un sistema di depurazione ancora inadeguato sono tangibili nel mare italiano - ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico nazionale di Legambiente -. I fiumi sono troppo spesso considerati dei collettori che sversano in mare un carico di inquinanti microbiologici non solo pericoloso per la salute di ecosistema marino e cittadini, ma semplicemente vergognoso per quello che dovrebbe essere un Paese civile».

«Le risorse economiche continuano ad essere stanziate per grandi e inutili infrastrutture, come il ponte sullo Stretto di Messina o le nuove autostrade, mentre - dice Ciafani- sarebbe urgente impiegarle in opere pubbliche meno visibili ma più utili, come ad esempio i sistemi di fognatura e trattamento dei reflui fognari».

Per garantire la salute dei bagnanti e la tutela dell'ambiente- Legambiente auspica inoltre «che entro la fine dell'anno il ministero della Salute approvi il decreto attuativo, completando la normativa di recepimento della nuova direttiva sulla balneazione».

Tra le principali regioni costiere le situazioni di maggiore criticità si rilevano in Calabria (con 15 punti critici, 1 ogni 47 km di costa) e la Campania (con 11 aree fortemente inquinate, 1 ogni 42 km). Promosse, invece, per qualità delle acque e una gestione sostenibile del territorio la Sardegna, (1 solo punto critico ogni 432 chilometri di litorale) che può vantare anche 3 località che hanno conquistato il massimo riconoscimento delle cinque vele assegnate da Legambiente assieme al Touring club italiano e la Toscana (1 punto critico ogni 300 chilometri di litorale) altrettante 3 località a cinque vele.

Il periplo di Goletta Verde oltre alle criticità ha messo a fuoco anche le eccellenze dei nostri litorali e ha promosso la conservazione della biodiversità e le Aree marine protette. Sono circa 300, infatti, le località costiere che si distinguono per la tutela dell'ambiente e promozione del turismo sostenibile inserite nelle Guida Blu di Legambiente e Touring Club.

«Dopo 24 anni di vedetta del mare quest'anno Goletta Verde si è concentrata maggiormente sull'analisi delle aree più critiche nel tentativo di recuperare quei tratti di costa inquinati a tal punto da non essere più oggetto di monitoraggio da parte delle istituzioni - ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente -. Ma la nostra storica campagna ha anche promosso il turismo di qualità e le aree marine protette, incentivato la gestione sostenibile del sistema mare per valorizzare l' immensa risorsa di cui gode il nostro Paese grazie alle sue coste».

 

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