[09/08/2010] News toscana

Mare, nautica e aree protette

PISA. L'estate ha portato alla ribalta ancora una volta la condizione fortemente inguaiata del nostro mare. A mali e rischi vecchi se ne aggiungono di nuovi dalle sogliole micidiali (poi smentite, poi riaffermate) al petrolio. Su questo sfondo poco incoraggiante e vacanziero si ripropongono aspetti non nuovi come quello della nautica reso più critico da una situazione economica che pesa negativamente sul settore.

Da qui erano già partite sollecitazioni e iniziative per rendere gli accessi e l'uso delle nostre coste e sbocchi a mare dei fiumi meno rigorosi. Le varie proposte in qualche caso sbarcate inopinatamente anche in Parlamento miravano e mirano in soldoni a modificare la legge quadro sui parchi perché le aree protette marine già malmesse contino sempre meno nelle politiche di tutela dell'ambiente.

L'ultima sortita è avvenuta in Campania dove in nome della nautica ‘penalizzata' dalle aree protette marine si chiede che per esse non valga quanto la legge stabilisce per le aree protette terrestri. Si chiede in sostanza una ‘liberatoria' che non esiste in nessun paese non solo europeo.

Quello dell'aggiramento, ossia delle deroghe - meglio se legalizzate -è un classico che ha prodotto più danni della grandine come risulta chiaramente anche dai più recenti documenti a partire dalla Relazione sullo stato del mare di Legambiente ma anche da quelle dell'ISPRA.

Ora la nautica come tanti altri aspetti che riguardano il mare i fiumi ma anche la coste e le montagna meritano di essere affrontati seriamente come in alcune realtà a noi vicine sia in Toscana che in Liguria si è fatto e si sta facendo; a Marina di Pisa come a Bocca di Magra. E non certo senza mal di pancia e polemiche spesso furibonde. Ma dove il confronto è serio e i parchi interessati - in questo caso San Rossore e Montemarcello-Magra - hanno poteri anche normativi seri e non ‘revisionati' e ‘ridimensionati' come si chiede, i risultati ancorchè ‘chiaccherati' arrivano.

Ecco perché il vino non va annacquato in nome di interessi che debbono trovare accoglimento se sanno farsi carico di esigenze e interessi pubblici delle collettività.

Ecco perché specie dopo la istituzione della riserva marina della Meloria che sarà gestita dal parco di San Rossore e anche l'apertura dell'Acquario di Livorno e le denunce sulle pessime condizioni del Santuario dei cetacei, ritengo che sarebbe una buona cosa pensare ad un evento che proprio su questo tratto di costa tosco-ligure potrebbe dare appuntamento nazionale a chi opera in questo settore.

Un evento patrocinato dalle istituzioni ma anche da quel comparto privato più impegnato a Boccadarno come sui Navicelli ma anche a Livorno e a Bocca di Magra d'intesa con la regione. Di certe cose si potrebbe così discutere con meno approssimazione e ‘furbizia'. A me non sembra una idea bislacca. Ma posso ovviamente sbagliarmi. (rm)

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