[16/08/2010] News toscana

Argomarine a Marciana Scienza: dall'Arcipelago toscano un progetto per la tutela del Mare

MARCIANA (Livorno). Il viaggio di Marciana Scienza, continua il 17 Agosto, alle 21.30 nella Collegiata di San Sebastiano a Marciana, con Michele Cocco, fisico consulente del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, che illustrerà Argomarine, un progetto della durata di tre anni per sviluppare tecnologie innovative per il controllo del traffico marittimo e dell'inquinamento da idrocarburi del mare. Finanziato dalla UE nell'ambito del 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo, il Progetto di cui il Parco è coordinatore, ha ottenuto a dicembre un finanziamento di circa 3 milioni e mezzo di Euro superando una competizione di altri 350 progetti.

Argomarine svilupperà tecnologie che verranno successivamente estese a tutta l'area del Mediterraneo, dove il problema dell'inquinamento da idrocarburi e del controllo della pesca di frodo all'interno di aree protette è drammaticamente di attualità. Le isole dell'Arcipelago diventeranno quindi campo di prova delle attività scientifiche di monitoraggio del progetto, contribuendo a promuovere e valorizzare la loro importanza naturalistico-ambientale e la loro immagine.

L'organizzatore di Marciana Scienza, Marco Sartore, spiega che «Si tratta di un elaborato e ambizioso studio per la realizzazione di un sistema di sorveglianza e tutela del mare anche attraverso l'uso dei satelliti a cui partecipano partner provenienti dalla Grecia, dall'Inghilterra, dal Portogallo e dalla Norvegia, nonché ovviamente dall'Italia. È anche membro del team il Nurc della Nato, il centro ricerche sottomarine. Si tratta quindi di un prestigioso progetto che Michele Cocco illustrerà con dovizia di dettagli, essendone stato egli stesso l'artefice propositore».

L'iniziativa delle serate scientifiche in un piccolo centro collinare elbano ha avuto un successo forse inaspettato, tanto che il Comune di Marciana ha organizzato un servizio gratuito di minibus con partenza intorno alle 21.15 sia dalle località di Zanca e Sant'Andrea, sia da Pomonte con ritorno a fine serata.

Michele Cocco spiega cosa è Argomarine: «Un occhio che scruta il mare con l'obiettivo di creare una centrale operativa di controllo che si avvale di sofisticate attrezzature per il monitoraggio. In particolare, l'integrazione del rilevamento satellitare con un sistema di sensori chimici e ottici potranno consentire di acquisire in tempo reale i segnali di sversamenti nel mare e stabilire con tempestività gli interventi idonei e le bonifiche opportune. L'impiego di una tecnologia avanzata e una rete di collaborazioni transfrontaliere con esperti che saranno all'opera per costruire il sistema di controllo che avrà bisogno di ancora due anni prima di mettere in atto le campagne di sperimentazione. Le prove saranno svolte nel mare del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e in quello dell'isola di Zacinto in Grecia, per poi essere estese a tutto il Mediterraneo.

Secondo la mitologia greca, Argo è un gigante dai cento occhi, metà dei quali restano aperti anche quando dorme. I cento occhi di Argo sono quelli che verranno sviluppati nel corso del progetto ARGOMARINE (acronimo per Automatic Recognition and GeOpositioning integrated in a Marine Monitoring Network) che il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ha presentato alla Commissione Europea nell'ambito del 7° Programma Quadro 2007-2012 di finanziamento alla ricerca e sviluppo tecnologico.

Lo scopo del progetto ARGOMARINE è di sviluppare un sistema di controllo del traffico e dell'inquinamento marino all'interno di aree sensibili dal punto di vista ambientale e di particolare valore naturalistico come quelle dell'Arcipelago Toscano. Le attività del Progetto prevedono il controllo dell'inquinamento da idrocarburi e degli sversamenti abusivi di petrolio e derivati in mare mediante l'utilizzo simultaneo di tecnologie che vanno dall'acquisizione di dati SAR (Synthetic Aperture Radar) dalla costellazione di satelliti Envisat, Cosmo-SkyMed e RadarSat, dati provenienti da sensori ottici montati su imbarcazioni e traghetti, oppure su supporti volanti (aerei ed elicotteri), nasi elettronici ospitati su boe o su veicoli sottomarini autonomi (AUV-Autonomous Underwater Vehicles) in grado di pattugliare larghe estensioni di mare.

Questi dati verranno integrati con informazioni di geolocalizzazione e geoposizionamento ed inviati attraverso una rete a larga banda di trasmissione dati nella sala operativa della Capitaneria di Porto di Portoferraio, che ospiterà il cervello pensante di Argomarine: il Mis (Marine Information System), una centrale di elaborazione dotata di capacità decisionali e di valutazione, progettata utilizzando tecnologie di supercalcolo ed Intelligenza Artificiale, in grado di elaborare i dati raccolti dalle varie fonti, valutare i modelli matematici e previsionali immagazzinati nella sua memoria e assistere le autorità preposte nella gestione dell'emergenza».

Torna all'archivio