[17/08/2010] News

La Turchia comprerà la sua seconda centrale nucleare dalla Corea del sud

LIVORNO. L'agenzia stampa sudcoreana Yonhap ha annunciato che la Corea del sud dovrebbe firmare, probabilmente a novembre, un accordo con la Turchia per la costruzione di un reattore nucleare.

Il vice-ministro sudcoreano all'economia ed alla conoscenza, Kim Young-hak, ha detto a Yonhap che «La Corea del sud sta tentando di concludere l'accordo con la Turchia approfittando del summit del G20 che Seoul ospiterà il prossimo novembre. Un tale accordo con la Turchia darebbe un impulso al commercio sudcoreano legato all'energia nucleare».

La Corea del sud pensava di firmare un contratto con la Turchia verso la metà del 2011, per costruire una centrale nucleare a Sinop, a nord della Turchia, sulle rive del Mar Nero. Dopo la rottura dei rapporti con la Turchia a causa dell'assalto omicida alla flottiglia di aiuti verso Gaza, l'attivismo nucleare sudcoreano in Medio Oriente comincia a preoccupare il governo di Israele, già insospettito dal contratto da 18,6 miliardi di dollari firmato da Seoul con gli Emirati Arabi Uniti per la costruzione di 4 reattori nucleari.

Infatti l'intensificarsi dei rapporti nucleari con i sudcoreani sono iniziati proprio mentre si deterioravano rapidamente quelli torco-israeliani: a giugno il ministro turco dell'energia e delle risorse naturali, Taner Yildiz, annunciò che i negoziati con la Corea del sud per costruire la centrale di Sinop erano positivi, come confermò l'allora ministro sudcoreano dell'economia e della conoscenza, Choi Kyoung Hwan, in visita ufficiale ad Ankara.

«Non ci sarà alcun problema nella firma di un accordo sull'energia nucleare tra la Turchia e la Corea del sud», disse Yildiz e il presidente turco Abdullah Gul poi è andato a Seoul proprio per cementare l'accordo nucleare e per mandare avanti il protocollo d'intesa firmato a marzo per la costruzione della centrale nucleare a Sinop, la seconda del Paese, dopo quella di Mersin, ad Akkuyu, che i russi si sono aggiudicati con una gara di appalto che definire pilotata è un eufemismo, tanto che le voci di "tangenti nucleari" si sprecano. In tutto il programma nucleare turco prevede la costruzione di 3 centrali nucleari.

Inoltre Israele (e gli americani) non ha preso per nulla bene l'accordo sul combustibile nucleare tra Turchia (Paese Nato che ospita basi nucleari), Brasile e Iran ed ora teme che l'avvio del programma nucleare di Ankara sia l'inizio di un accerchiamento atomico e soprattutto la perdita della sua egemonia nucleare, militare e civile, in tutto il Medio Oriente.

Che tutto questo accada in Turchia, uno dei Paesi a maggior rischio sismico del pianeta e che ha già più volte dimostrato in occasioni di terremoti e catastrofi naturali tutta la fragilità delle sue infrastrutture, sembra essere un dettaglio che non interessa a nessuno oltre agli ambientalisti turchi.

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