[18/08/2009] News toscana

«Le eccellenze della provincia di Pistoia devono essere il verde e il benessere»

FIRENZE. Abbiamo visto ieri come gli esercenti e gli operatori turistici della provincia di Pistoia propongano di evolvere la sinergia tra istituzioni e privati nella promozione del territorio. L'idea è valorizzare l'immagine della città e del territorio puntando alla creazione di «un forte brand, di una identificazione chiara, legata all'ambiente e alle peculiarità, che possa inserirla a pieno titolo nei vari settori del marketing turistico». E l'apertura del tavolo di discussione potrebbe avvenire, almeno secondo gli operatori, nell'ambito del Comitato tecnico di indirizzo.

La prospettiva è interessante, alla luce del fatto che il territorio provinciale è ricolmo di zone caratterizzate da un alto grado di conservazione della cultura locale e del patrimonio artistico, architettonico e ambientale, che necessitano di essere inserite in una politica di sistema. Ma questa a sua volta può avere un impatto significativo solo se associata a forti investimenti in promozione e in innovazione, che alle iniziative intraprese diano visibilità e attrattività.

E' effettivamente un'identità forte quella che manca alla provincia di Pistoia, o meglio mancano iniziative che facciano conoscere il forte tratto identitario che già caratterizza il territorio, sia dal punto di vista ambientale che sociale. Ed in questo senso si è espresso anche Antonio Sessa di Legambiente, proponendo di legare la nuova iniziativa al rilancio della via Francigena (ma anche alle ville storiche e alle strade del vino), di sviluppare il sistema dei pacchetti integrati (es. treno + bici, sfruttando anche la linea porrettana) e di portare avanti le proposte per l'istituzione di (almeno) un vero parco in una provincia che finora è dotata di varie riserve e aree di protezione, ma non di "parchi" nel senso reale del termine.

Aggiungiamo anche che, per fare turismo sostenibile, non è sufficiente una politica più integrata col territorio e con i suoi punti di forza: le questioni dell'energia (con focus sulle energie rinnovabili in generale, e in particolare sui progetti per lo sviluppo della filiera delle biomasse), dei rifiuti, della mobilità e dell'edilizia sostenibile devono necessariamente avere un loro spazio in sede di discussione: e questo aspetto, se affrontato adeguatamente, potrà anch'esso costituire parte del "brand" di qualità ambientale che forse la provincia di Pistoia potrà acquisire nei prossimi anni.

E l'iniziativa proposta da Confesercenti/Assoturismo potrebbe rappresentare la quadratura del cerchio, in questo senso.

Per conoscere le intenzioni del Pubblico sulla vicenda e le prospettive concrete per l'attuazione del progetto, abbiamo contattato la presidente della provincia, Federica Fratoni, che si dice «abbastanza d'accordo con l'impostazione del comunicato di Confesercenti/Assoturismo: anzitutto concordo con il discorso sul ruolo del Comitato tecnico di indirizzo, riguardo al quale abbiamo voluto impostare un maggior coinvolgimento degli operatori, essendo questi una valenza tecnica che svolge un ruolo di programmazione molto forte. A settembre partiremo con il progetto».

«Sono inoltre d'accordo» - prosegue Fratoni - «sulla necessità di un'identità forte per Pistoia e la sua provincia, peraltro un territorio molto ricco, e non credo ci sia bisogno di citarne le ricchezze una per una ma basta pensare alle terme, al parco di Pinocchio, al Montalbano, alla montagna. La promozione di questo territorio va agganciata al valore della toscanità: occorre cioè un proprio tratto identitario locale ma esso deve essere inserito nel percorso di promozione della Toscana, perchè ciò che il mondo conosce è la toscanità, e il pistoiese può rappresentarne un'eccellenza per il verde, il benessere, il turismo estivo, la montagna».

«Inoltre occorre lavorare ad un progetto che unifichi la promozione artistica, culturale, ambientale e storica della nostra provincia, e fare in modo che il territorio pistoiese diventi, come detto, un'eccellenza all'interno della Toscana» ribadisce la presidente.

E conclude: «sono quindi d'accordo con Confesercenti/Assoturismo su questi tre punti: lavoreremo nell'ambito del Comitato e, una volta decisa la linea da tenere, ognuno poi farà la sua parte».

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