[20/08/2010] News

Gli incendi russi sono una grave minaccia anche per i pipistrelli

LIVORNO. Secondo il ministro russo delle situazioni di emergenza, Sergei Choigu, «i costi per spengere gli incendi, per finanziare la ricostruzione delle case distrutte e le spese di carburante sono stimate attualmente in 12 miliardi di rubli (circa 400 milioni di dollari, ndr). Ma la Russia continua a bruciare (anche se meno di prima) e il sistema di prevenzione meno che mediocre e la mancanza di equipaggiamenti tecnici, grabn parte spostati a proteggere centrali e impianti nucleari militari e depositi di sostanze chimiche, sono accusate di aver favorito la rapida propagazione degli incendi, come ammette del resto lo stesso Choigu che però evidenzia che «La protezione civile e i pompieri sono riusciti a salvare 4.000 zone residenziali dagli incendi», che hanno devastato 22 regioni russe e fatto più di 3.500 senza tetto e oltre 50 morti.

Secondo il governo «28.532 focolai di incendi naturali, per una superficie totale di 886.126 ettari sono scoppiati in Russia dall'inizio dell'estate, compresi i 1.146 incendi di torbiere su una superficie di 2.121 ettari. Più di 166.000 persone sono state mobilitate per estinguere I fuochi», che però continuano a bruciare i boschi russi.

Probabilmente i danni ambientali ammontano a 15 miliardi di dollari e il Programma Onu per l'ambiente (Unep) sottolinea che ci sono anche vittime dimenticate: «Piccoli animali notturni che stanno rapidamente perdendo il loro habitat. Le popolazione di pipistrelli della Russia, che vanta circa 30 specie, è stata colpita molto duramente dalle fiamme. Le aree più colpite dagli incendi sono concentrate nella parte occidentale della Russia, uno dei siti riproduttivi e area di foraggiamento più importanti per le specie di pipistrelli del Paese».

I conti dell'Unep sono un po' diversi da quelli del governo di Mosca: secondo l'Agenzia Onu «le immagini satellitari recenti mostrano che oltre un milione di ettari di foresta sono stati distrutti nella parte occidentale della Russia». Secondo il ministero per le risorse naturali russo gli incendi hanno già danneggiato circa 40.000 ettari di aree forestali protette e l'Unep fa presente che specie come la nottola di Leisler (Nyctalus leisleri) o il pipistrello di Nathusius (Pipistrellus nathusii), che nella stagione estiva sfruttano le cavità degli alberi, si trovano di fronte ad una drammatica perdita di habitat che durerà per molto tempo dopo che gli incendi saranno spenti.

Andreas Streit, segretario esecutivo dell' Agreement on the conservation of populations of european bats (Eurobats), un organismo dell'Unep che si occupa della salvaguardia dei pipistrelli in Europa, naturalmente sottolinea che «I nostri pensieri sono con il popolo russo che sta soffrendo durante questa crisi. Molte persone hanno perso le loro case e persino interi villaggi sono scomparsi. La scomparsa di habitat forestali aggiunge una dimensione extra alla catastrofe. Gli ecosistemi forestali sono di vitale importanza per il nostro pianeta e per le molte comunità locali le cui vite si intrecciano con le foreste e la natura».

Anche se le zone danneggiate rappresentano solo una piccola parte della superficie forestale della Russia, gli incendi potrebbero avere conseguenze devastanti soprattutto per le popolazioni di pipistrelli migratori. Mentre gli uccelli saranno principalmente colpiti dall'inquinamento atmosferico e dall'inalazione di fumo, i pipistrelli subiranno perdite a lungo termine degli habitat e delle loro aree di foraggiamento, così come una diminuzione delle prede disponibili, come gli insetti.

Suren Gazaryan, un esperto di chirotteri dell'Institute of ecology of mountain territories della Russia, spiega che «Le aree più colpite dagli incendi sono anche le zone di riproduzione chiave per i pipistrelli migratori su lunghe distanze. Di conseguenza, l' impatto diretto della distruzione delle foreste sui pipistrelli può essere molto più alto di quello che può essere stimato dal solo danno superficiale subito dall'area».

Già prima degli incendi i pipistrelli russi stavano facendo i conti con una diminuzione dei loro habitat estivi, soprattutto a causa dei danni provocati alle foreste dalle pratiche intensive di taglio, oltre all'aumento delle attività turistiche nelle grotte dove i pipistrelli vanno in letargo. «Disturbare i pipistrelli in letargo può essere letale per questi animali - spiegano gli esperti di Eurobats - Quando un pipistrello viene svegliato, consuma un sacco di energia di cui ha bisogno per sopravvivere nel periodo di ibernazione, quando il cibo non è disponibile».

Il futuro dei chirotteri preoccupa anche il Wwf Russia che dice che entro pochi decenni gli incendi potrebbero diventare molto più comune e diffusi anche in altre parti del paese, contribuendo ad aumentare gli effetti dei cambiamenti climatici e di fenomeni atmosferici anomali ed estremi che aumenteranno anche la probabilità di distruzione di specie migratorie importanti per tutta l'Europa.

L'Unep sottolinea che «Le foreste sono ecosistemi estremamente importanti in tutto il mondo e sono la casa di molte specie vulnerabili e in pericolo. Le Nazioni Unite hanno designato il 2011 come International year of forests per aumentare la consapevolezza globale della urgente necessità di proteggere le fragili risorse forestali del pianeta. L'Anno internazionale delle foreste coinciderà con l'Year of the Bat 2011, una campagna comune di Cms (Convention on the conservation of migratory species of wild animals) ed Erobats. L'evento intende promuovere la salvaguardia dei pipistrelli, la ricerca e la sensibilizzazione sull'importanza ecologica dei pipistrelli, compreso il loro ruolo essenziale nel preservare la biodiversità attraverso la rigenerazione delle foreste ed altri contributi. Sempre più spesso, i pipistrelli sono considerati dagli esperti ambientali come indicatori di biodiversità e degli ecosistemi in buona salute».

Eurobat è un trattato internazionale vincolante entrato in vigore nel 1994 e al quale attualmente aderiscono 32 Stati europei. Punta a proteggere tutte le 49 specie di pipistrelli identificate in Europa, «Attraverso la legislazione, l'educazione, le misure di conservazione e di cooperazione internazionale con i membri dell'accordo e con i paesi che non hanno ancora aderito». La Russia non fa ancora parte di Eurobats, ma gli esperti di chirotteri russi collaborano strettamente con l'organizzazione dell'Unep dal 1991, quando è stato firmato un accordo. Infatti in Russia i pipistrelli migratori sono specie protette da diverse normative regionali e anche della legge nazionale sul mondo animale del 1995. In Russia sono in corso diversi progetti scientifici, di monitoraggio e conservazione dei pipistrelli, ma l'Unep è convinta che siano necessarie altre iniziative per salvaguardare davvero il grande patrimonio di biodiversità rappresentato dai chirotteri russi.

Il 28 e 29 agosto in tutto il continente si svolgerà la quattordicesime European Bat Night per sensibilizzare gli europei sull'importanza dei pipistrelli.

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