[23/08/2010] News

Zambia: cercansi politica per difendere la popolazione dalle miniere di uranio

LIVORNO. Le associazioni ambientaliste, le chiese e i gruppi economici dello Zambia stanno cercando di capire quale sia la politica del governo di Lusaka sulle miniere d'uranio e per la salvaguardia della salute e della vita delle persone.

Evans Rubara, un consulente politico del Council of churches dello Zambia, ha chiesto al governo del Paese dell'Africa australe quali siano (e se ci siano) politiche per le miniere di uranio ed ha spiegato che «Senza una politica chiara sulle miniere di uranio, la vita della gente potrebbe essere compromessa. Senza una politica ci troveremo di fronte a questioni sociali, le persone stanno per essere sfollate, il livello di vita popolo sarà influenzato per tutti coloro che vivranno a 5 chilometri dall'area di attività delle miniere e sarà a rischio la stessa zona».

In Zambia le preoccupazioni sono aumentate dopo che è stata annunciata l'apertura di una miniera di uranio da parte della canadese Denison Mining Limited a Siavonga vicino al confine con lo Zimbabwe. Recentemente Fred Siasuntwe, commissario del distretto di Siavonga, ha detto che per il Southern Zambia erano pronti piani per 118 milioni di dollari per le miniere e la produzione d'uranio e che la società canadese è pronta ad iniziare la sua attività nel 2012 o al più tardi l'anno dopo.

Nel Paese però non esiste nessuna legge che protegga i diritto delle comunità dalle attività estrattive e i canadesi potrebbero quando svolgere le loro pericolose attività nelle più totale impunità.

Rubara sottolinea in un'intervista a "steel Guru" che «I profitti che derivano dalle miniere di uranio non possono essere paragonati agli impatti negativi sui mezzi di sussistenza delle popolazioni delle zone colpite».

Denison La Denison Mines Zambia Limited Mines ha detto che prevede di aprire una miniera da 118 milioni di dollari a Siavonga in base ai permessi accordati dall'Environmental Council of Zambia (Ecz). L'impresa mineraria ha presentato all'Ecz un rapporto di impatto ambientale per aprire due pozzi per estrarre, processare ed esportare ossido di uranio. Il sito si trova a circa 175 chilometri a sud di Lusaka, la capitale dello Zambia, e interessa 0,873 chilometri quadrati. Per realizzarlo bisognerà spostare altrove almeno 107 famiglie. Secondo dati ufficiali , un primo scoping study ha individuato risorse di uranio per oltre 6.200 tonnellate e l'azienda sta aggiornando lo studio.

Negli ultimi due anni l'interesse per l'uranio dello Zambia è in aumento e nel 2009 il governo di Lusaka ha approvato una legge che permette alle imprese straniere per avviare l'estrazione dell'uranio su larga scala, nel tentativo di diversificare il suo settore minerario rame-dipendente. Però il prezzo dell'uranio a livello mondiale non è ancora abbastanza redditizio e i progetti in Zambia sono in fase di stallo, in attesa che il "rinascimento" nucleare li spinga in alto.

L'industria mineraria del Paese non è certamente preoccupata delle stesse cose degli ambientalisti e delle chiese: temono che con recupero dei prezzi dei metalli a livello mondiale e una serie di cambiamenti politici che potrebbero esserci in Zambia, il Paese rischia di iniziare la produzione di uranio non entro il 2011, ma molto dopo.

Anche il ministro delle miniere dello Zambia, Maxwell Mwale, sembra più prudente ed ha annunciato che il governo dovrebbe garantire che metterà in atto una buona legislazione per garantire la sicurezza delle persone riguardo all'estrazione di uranio nel Paese africano.

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